Un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano: in particolare il recluso, "notoriamente e ripetutamente aggressivo", ha "messo in atto le minacce fatte il giorno prima colpendo" la guardia "con una gomitata in pieno viso solo perché", facendo "il proprio dovere non aveva permesso al detenuto di uscire dalla propria cella senza un giustificato motivo".
E' quanto rende noto il sindacato Uil Pa polizia penitenziaria di Firenze spiegando che "grazie all'allarme antiaggressione e alla presenza di un altro collega, si è evitato il peggio ma l'agente è stato costretto a recarsi al pronto soccorso" dove "gli hanno riscontrato un forte trauma cranico".
Laura Pierini, della segretaria territoriale Firenze del sindacato, parla di "una situazione che è diventata ingestibile, per le continue minacce e atti turbativi all'interno del reparto che, si rammenta, pochi mesi fa è stato teatro di una rivolta da parte di alcune sezioni con incendi e allagamenti che hanno messo a rischio l'incolumità sia del personale di polizia penitenziaria che degli altri detenuti e che ha determinato l'inagibilità di due sezioni allo stato attuale ancora chiuse".
Antonio Mautone, segretario Uil Pa polizia penitenziaria di Firenze aggiunge che "sono anni che denunciamo le condizioni di degrado e abbandono della struttura sia in termini di condizioni strutturali che di risorse umane. Denunce spesso sottovalutate tanto da chiedersi se forse l'intento sia far implodere la struttura di Firenze".
E' quanto rende noto il sindacato Uil Pa polizia penitenziaria di Firenze spiegando che "grazie all'allarme antiaggressione e alla presenza di un altro collega, si è evitato il peggio ma l'agente è stato costretto a recarsi al pronto soccorso" dove "gli hanno riscontrato un forte trauma cranico".
Laura Pierini, della segretaria territoriale Firenze del sindacato, parla di "una situazione che è diventata ingestibile, per le continue minacce e atti turbativi all'interno del reparto che, si rammenta, pochi mesi fa è stato teatro di una rivolta da parte di alcune sezioni con incendi e allagamenti che hanno messo a rischio l'incolumità sia del personale di polizia penitenziaria che degli altri detenuti e che ha determinato l'inagibilità di due sezioni allo stato attuale ancora chiuse".
Antonio Mautone, segretario Uil Pa polizia penitenziaria di Firenze aggiunge che "sono anni che denunciamo le condizioni di degrado e abbandono della struttura sia in termini di condizioni strutturali che di risorse umane. Denunce spesso sottovalutate tanto da chiedersi se forse l'intento sia far implodere la struttura di Firenze".
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