"E' in atto in Toscana una desertificazione industriale, una vera e propria crisi industriale che il terziario e il commercio non riescono certamente a riequilibrare", perché "la Toscana è grande non per il turismo, ma per l'importante industria che ha sempre avuto, e la sua tradizione metalmeccanica". Lo ha affermato Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana, a margine del Consiglio regionale della Uilm Toscana oggi a Firenze.
"E' importante impegnarsi in maniera determinata - ha proseguito - per mantenere in Toscana questo tessuto produttivo che se ne sta andando, e su questo la vertenza è complessa perché non può essere solo regionale, ma deve essere nazionale. Noi abbiamo tante imprese industriali che se ne stanno andando via e stanno portando le attività dove il costo del lavoro è inferiore. Questo non lo possiamo permettere, e le istituzioni locali ci devono dare una mano in questo senso. Noi pensiamo che con una forte determinazione possiamo mantenere ancora questo tessuto produttivo".
Fantappiè ha inoltre ricordato, alla luce del nuovo incidente fatale sul lavoro ieri a Montalcino, che "il problema della sicurezza del lavoro è un problema centrale della nostra regione: ancora nel 2025 si contano tantissimi morti, molti di più di quelli del 2024 nello stesso periodo. E' un problema che noi stiamo trattando a livello nazionale presso la Presidenza del Consiglio con la presidente Meloni, c'è un tavolo aperto su questo dove noi chiediamo l'utilizzo dei fondi che avanzano presso Inail, sono più di un miliardo di euro che potrebbero essere investiti in prevenzione, ma anche per dare un aiuto alle famiglie che piangono un congiunto che ha perso la vita sul posto di lavoro".
"E' importante impegnarsi in maniera determinata - ha proseguito - per mantenere in Toscana questo tessuto produttivo che se ne sta andando, e su questo la vertenza è complessa perché non può essere solo regionale, ma deve essere nazionale. Noi abbiamo tante imprese industriali che se ne stanno andando via e stanno portando le attività dove il costo del lavoro è inferiore. Questo non lo possiamo permettere, e le istituzioni locali ci devono dare una mano in questo senso. Noi pensiamo che con una forte determinazione possiamo mantenere ancora questo tessuto produttivo".
Fantappiè ha inoltre ricordato, alla luce del nuovo incidente fatale sul lavoro ieri a Montalcino, che "il problema della sicurezza del lavoro è un problema centrale della nostra regione: ancora nel 2025 si contano tantissimi morti, molti di più di quelli del 2024 nello stesso periodo. E' un problema che noi stiamo trattando a livello nazionale presso la Presidenza del Consiglio con la presidente Meloni, c'è un tavolo aperto su questo dove noi chiediamo l'utilizzo dei fondi che avanzano presso Inail, sono più di un miliardo di euro che potrebbero essere investiti in prevenzione, ma anche per dare un aiuto alle famiglie che piangono un congiunto che ha perso la vita sul posto di lavoro".
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