L'olio come strumento di promozione del territorio. Si chiama Diciannove, tanti sono i soggetti che hanno collaborato al progetto, il nuovo extravergine di oliva di Montespertoli. Un progetto, MontEspertOlio, nato nel 2019 e finanziato dalla Regione Toscana nell'ambito del Psr 2014-2022, che ha visto lavorare insieme non solo 14 imprese della filiera olivicolo-olearia, ma anche Comune di Montespertoli, Università di Firenze e altre realtà della zona per la realizzazione, ad esempio di logo e packaging.
"E' un progetto che a nostro parere fa quello che un prodotto identitario come l'olio dovrebbe fare, promuovere un territorio nel suo complesso, non solo un prodotto", spiega l'assessora all'agricoltura della Toscana Stefania Saccardi. "E' un bene che la Toscana sia sempre più riconosciuta anche come patria dell'olio oltre che del vino".
"Pensiamo che sia solo l'inizio - sottolinea il vicesindaco di Montespertoli. Marco Pierini - La scommessa è fare sempre un passo in avanti per reggere con un mercato non semplice. Abbiamo un territorio che ha ormai compreso che fare squadra porta risorse e occasioni di sviluppo. Per questo è fondamentale che l'esperienza cresca ancora".
Per le singole aziende ci sarà l'opportunità di ampliare la gamma di prodotti offerti, anche se potranno continuare a commercializzare il proprio olio con le loro confezioni. "Questo progetto - dice il coordinatore scientifico Silvio Menghini del Dagri dell'Università di Firenze - testimonia il desiderio dei produttori locali di vincere le sfide sempre più complesse dei marcati unendo le proprie forze per dare vita a un modello commerciale più remunerativo, rinunciando, almeno in parte ai tradizionali canoni diretti. Aggregando l'offerta dei singoli, piccole quantità, si potrà fare una maggiore attività di comunicazione e migliorare anche i modelli distributivi, guardando anche maggiormente all'export". "Ci auguriamo - prosegue Menghini - che questo marchio venga tutelato e gestito da un soggetto unico che abbia anche sul piano giuridico, la capacità di rappresentare le singole imprese sul piano commerciale".
"E' un progetto che a nostro parere fa quello che un prodotto identitario come l'olio dovrebbe fare, promuovere un territorio nel suo complesso, non solo un prodotto", spiega l'assessora all'agricoltura della Toscana Stefania Saccardi. "E' un bene che la Toscana sia sempre più riconosciuta anche come patria dell'olio oltre che del vino".
"Pensiamo che sia solo l'inizio - sottolinea il vicesindaco di Montespertoli. Marco Pierini - La scommessa è fare sempre un passo in avanti per reggere con un mercato non semplice. Abbiamo un territorio che ha ormai compreso che fare squadra porta risorse e occasioni di sviluppo. Per questo è fondamentale che l'esperienza cresca ancora".
Per le singole aziende ci sarà l'opportunità di ampliare la gamma di prodotti offerti, anche se potranno continuare a commercializzare il proprio olio con le loro confezioni. "Questo progetto - dice il coordinatore scientifico Silvio Menghini del Dagri dell'Università di Firenze - testimonia il desiderio dei produttori locali di vincere le sfide sempre più complesse dei marcati unendo le proprie forze per dare vita a un modello commerciale più remunerativo, rinunciando, almeno in parte ai tradizionali canoni diretti. Aggregando l'offerta dei singoli, piccole quantità, si potrà fare una maggiore attività di comunicazione e migliorare anche i modelli distributivi, guardando anche maggiormente all'export". "Ci auguriamo - prosegue Menghini - che questo marchio venga tutelato e gestito da un soggetto unico che abbia anche sul piano giuridico, la capacità di rappresentare le singole imprese sul piano commerciale".
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