"La Toscana è terra di pace e Rondine si inserisce pienamente in questa vocazione della nostra terra: per questo accompagniamo e sosteniamo con piena convinzione un percorso educativo che si inserisce perfettamente in questo momento storico attraversato da un aumento dei conflitti armati". Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha commentato il progetto 'Educazione alla pace e alla trasformazione dei conflitti', dell'associazione Rondine Cittadella per la pace, nell'ambito di Didacta, in corso a Firenze, alla Fortezza da Basso. Un progetto rivolto a tutte le scuole toscane che la Regione finanzia attraverso i Fondi europei (Fse+ 2021-2027).
"In un momento di grandi tensioni e di conflitti a livello internazionale, come Regione crediamo di dover rafforzare il nostro impegno affinché la scuola possa essere davvero il luogo dove si promuove la costruzione di ponti e non di muri, dove si educa alla pace", ha detto l'assessora all'Istruzione Alessandra Nardini. "Se iniziamo a non accettare più la violenza e la guerra come modo di stare insieme allora il cambiamento sarà reale e duraturo", le parole Bernard Dika, responsabile del progetto Giovanisì.
A Didacta è arrivato anche il saluto del responsabile della Cittadella di pace di Rondine Franco Vaccari, impossibilitato a partecipare.
"Il messaggio che si vuol trasmettere è questo: i conflitti non devono farci paura, li possiamo affrontare e gestire dentro habitat protettivi e inclusivi, dove possono svilupparsi le relazioni e dove può crescere il dialogo".
C'è stato inoltre un focus sul progetto con la presentazione delle attività, partire dai 20 eventi di sensibilizzazione nelle scuole toscane che andranno a coprire ogni singola provincia, offrendo approfondimenti teorici alternati a lavoratori pratici. L'incontro è stato arricchito dalle testimonianze di alcuni giovani della World House su come l'esperienza di Rondine abbia cambiato la loro percezione del 'nemico' e sono state anche anticipate alcune iniziative, tra cui la Marcia per la Pace e il festival internazionale Youtopic Fest in programma dal 6 all'8 giugno.
"In un momento di grandi tensioni e di conflitti a livello internazionale, come Regione crediamo di dover rafforzare il nostro impegno affinché la scuola possa essere davvero il luogo dove si promuove la costruzione di ponti e non di muri, dove si educa alla pace", ha detto l'assessora all'Istruzione Alessandra Nardini. "Se iniziamo a non accettare più la violenza e la guerra come modo di stare insieme allora il cambiamento sarà reale e duraturo", le parole Bernard Dika, responsabile del progetto Giovanisì.
A Didacta è arrivato anche il saluto del responsabile della Cittadella di pace di Rondine Franco Vaccari, impossibilitato a partecipare.
"Il messaggio che si vuol trasmettere è questo: i conflitti non devono farci paura, li possiamo affrontare e gestire dentro habitat protettivi e inclusivi, dove possono svilupparsi le relazioni e dove può crescere il dialogo".
C'è stato inoltre un focus sul progetto con la presentazione delle attività, partire dai 20 eventi di sensibilizzazione nelle scuole toscane che andranno a coprire ogni singola provincia, offrendo approfondimenti teorici alternati a lavoratori pratici. L'incontro è stato arricchito dalle testimonianze di alcuni giovani della World House su come l'esperienza di Rondine abbia cambiato la loro percezione del 'nemico' e sono state anche anticipate alcune iniziative, tra cui la Marcia per la Pace e il festival internazionale Youtopic Fest in programma dal 6 all'8 giugno.
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