"I dissidi interni al management non mettano in discussione un progetto potenzialmente strategico per lo sviluppo futuro della Toscana, la qualificazione del lavoro, la sostenibilità delle tariffe e la qualità dei servizi erogati". Lo afferma in una nota Fabio Berni, membro della segreteria della Cgil Toscana, a proposito del progetto di Multiutility Toscana, e delle dimissioni di Alberto Irace da direttore generale di Estra.
Per la Cgil c'è bisogno di "un soggetto pubblico multiutility fortemente radicato sul territorio che guardi alla qualità del lavoro e dei servizi e non a logiche puramente finanziarie", sostiene Berni, aggiungendo che "riteniamo di grande importanza la posizione espressa dalla grande maggioranza delle amministrazioni comunali proprietarie di Alia multiutility di rinunciare alla collocazione in borsa di quote di capitale sociale per finanziare gli investimenti".
Infine, afferma il segretario Cgil, "riteniamo necessario discutere di un piano industriale e degli investimenti necessari estendendo il ragionamento agli altri territori e rafforzando la sinergia tra i settori per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione. Indirizzare attraverso decisioni pubbliche assunte sul territorio le trasformazioni che stanno già interessando i settori dell'idrico, dell'energia e dei rifiuti diventerà infatti fondamentale per assicurare sviluppo economico e sociale e richiederà inevitabilmente un approccio sinergico".
Per la Cgil c'è bisogno di "un soggetto pubblico multiutility fortemente radicato sul territorio che guardi alla qualità del lavoro e dei servizi e non a logiche puramente finanziarie", sostiene Berni, aggiungendo che "riteniamo di grande importanza la posizione espressa dalla grande maggioranza delle amministrazioni comunali proprietarie di Alia multiutility di rinunciare alla collocazione in borsa di quote di capitale sociale per finanziare gli investimenti".
Infine, afferma il segretario Cgil, "riteniamo necessario discutere di un piano industriale e degli investimenti necessari estendendo il ragionamento agli altri territori e rafforzando la sinergia tra i settori per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione. Indirizzare attraverso decisioni pubbliche assunte sul territorio le trasformazioni che stanno già interessando i settori dell'idrico, dell'energia e dei rifiuti diventerà infatti fondamentale per assicurare sviluppo economico e sociale e richiederà inevitabilmente un approccio sinergico".
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