È ancora l’insicurezza dei lavoratori a tenere banco all’Esselunga di via Canova, teatro mercoledì scorso di una rissa che ha coinvolto un addetto alla sicurezza e l’ex calciante Rolando Scarpellini.
Come scrive stamattina La Nazione, da qualche tempo lavoratori e residenti denunciano la presenza di balordi, drogati e spacciatori intorno al punto vendite e un atteggiamento sempre più arrogante di chi entra nel negozio e porta via i prodotti senza pagare. E la clientela, esasperata, se la prende con i cassieri che non dicono nulla.
Ma, spiega al quotidiano la delegata Filcams Cgil Guendalina Caparrini, quella che può sembrare indifferenza in realtà è semplice paura. Una paura che i dipendenti provano ormai da qualche tempo, da quando cioè attorno al punto vendita hanno iniziato a gravitare soggetti poco raccomandabili che, in più di un’occasione, hanno aggredito verbalmente i lavoratori.
La situazione spiega Caparrini, è già stata denunciata in uno sciopero del personale due anni fa, ma da allora poco sembra essere cambiato. Al momento esiste un tavolo aperto con la proprietà e con la prefettura per cercare di migliorare la soluzione, e in effetti, racconta il quotidiano, qualche miglioramento c’era stato, ma tutto è poi tornato come prima.
I sindacati chiedono maggiore sicurezza per i dipendenti e più sorveglianza all’interno e all’esterno della struttura, maggiore contrasto al “furto facile” e più controlli delle forze dell’ordine.
Come scrive stamattina La Nazione, da qualche tempo lavoratori e residenti denunciano la presenza di balordi, drogati e spacciatori intorno al punto vendite e un atteggiamento sempre più arrogante di chi entra nel negozio e porta via i prodotti senza pagare. E la clientela, esasperata, se la prende con i cassieri che non dicono nulla.
Ma, spiega al quotidiano la delegata Filcams Cgil Guendalina Caparrini, quella che può sembrare indifferenza in realtà è semplice paura. Una paura che i dipendenti provano ormai da qualche tempo, da quando cioè attorno al punto vendita hanno iniziato a gravitare soggetti poco raccomandabili che, in più di un’occasione, hanno aggredito verbalmente i lavoratori.
La situazione spiega Caparrini, è già stata denunciata in uno sciopero del personale due anni fa, ma da allora poco sembra essere cambiato. Al momento esiste un tavolo aperto con la proprietà e con la prefettura per cercare di migliorare la soluzione, e in effetti, racconta il quotidiano, qualche miglioramento c’era stato, ma tutto è poi tornato come prima.
I sindacati chiedono maggiore sicurezza per i dipendenti e più sorveglianza all’interno e all’esterno della struttura, maggiore contrasto al “furto facile” e più controlli delle forze dell’ordine.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies