L’evasione fiscale, uno dei mali peggiori dell’economia italiana contro la quale il Pnrr ha fissato l’obiettivo di una diminuzione di tre punti percentuali, in Toscana ha raggiunto quota 5,5 miliardi di euro in un anno.
A riportarlo questa mattina è La Repubblica Firenze, che citando i dati elaborati dai tecnici del Ministero dell’Economia, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Istat, riporta che nella regione l’imposta maggiormente evasa è l’Irpef, che da sola vale ben il 50% dell’intero valore dell’evasione fiscale regionale.
Un’emorragia immensa di denaro che servirebbe a finanziare servizi e spesa pubblica e che viene sottratto all’erario.
Nella “classifica” si trovano poi imposte come Iva e Ires ma anche tributi non riscossi da case messe in affitto, il mancato pagamento del canone Rai o anche i contributi da lavoro che non sono stati versati.
Contro l’evasione fiscale, riassume poi il quotidiano, nel corso degli ultimi anni sono stati intensificati gli sforzi, sia puntando sulla digitalizzazione dei pagamenti, sia sugli strumenti più “tradizionali” quali controlli mirati e campagne di informazione.
Ma se il 2024 è stato un anno record per la lotta all’evasione fiscale, con ben 26 miliardi recuperati a livello nazionale, il quotidiano riporta che, almeno per la Toscana, il valore complessivo dell’evasione fiscale dal 200 ad oggi è mostruoso: ben 65 miliardi che non sono stati versati. E la cifra aumenta ancora, spiega il quotidiano, se si conta anche tutto il valore dell’economia sommersa, che come denunciato dall’Irpet arriva a valere un’altra decina di miliardi.
A riportarlo questa mattina è La Repubblica Firenze, che citando i dati elaborati dai tecnici del Ministero dell’Economia, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Istat, riporta che nella regione l’imposta maggiormente evasa è l’Irpef, che da sola vale ben il 50% dell’intero valore dell’evasione fiscale regionale.
Un’emorragia immensa di denaro che servirebbe a finanziare servizi e spesa pubblica e che viene sottratto all’erario.
Nella “classifica” si trovano poi imposte come Iva e Ires ma anche tributi non riscossi da case messe in affitto, il mancato pagamento del canone Rai o anche i contributi da lavoro che non sono stati versati.
Contro l’evasione fiscale, riassume poi il quotidiano, nel corso degli ultimi anni sono stati intensificati gli sforzi, sia puntando sulla digitalizzazione dei pagamenti, sia sugli strumenti più “tradizionali” quali controlli mirati e campagne di informazione.
Ma se il 2024 è stato un anno record per la lotta all’evasione fiscale, con ben 26 miliardi recuperati a livello nazionale, il quotidiano riporta che, almeno per la Toscana, il valore complessivo dell’evasione fiscale dal 200 ad oggi è mostruoso: ben 65 miliardi che non sono stati versati. E la cifra aumenta ancora, spiega il quotidiano, se si conta anche tutto il valore dell’economia sommersa, che come denunciato dall’Irpet arriva a valere un’altra decina di miliardi.
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