Adesso è ufficiale la cessione dei terreni dell'area ex Cnr di Scandicci (Firenze) al Comune. Firmato il piano di ricomposizione fondiaria, approvato dalla giunta il 9 maggio del 2024. L'amministrazione diventa così beneficiaria di circa 104.000 metri quadrati su un totale di circa 191.000 ceduti gratuitamente da Società toscana industria del freddo (Stif), Istituto diocesano per il sostentamento del clero, Città metropolitana di Firenze e altri soggetti privati, tutti firmatari dell'atto.
Il Piano di ricomposizione fondiaria ha individuato e stabilito le cessioni immobiliari necessarie a consentire l'attuazione degli interventi previsti dal Piano particolareggiato, ossia lo strumento di pianificazione urbanistica dell'area, già approvato definitivamente dal consiglio comunale nel gennaio del 2020. Complessivamente il Piano particolareggiato prevede 87.000 metri quadrati di superficie edificabile così articolati: residenza 31.400 metri quadrati, attività direzionali o terziarie 36.000 metri quadrati; attività di commercio al dettaglio 7.900 metri quadrati; strutture turistico ricettive 11.700 metri quadrati. Prevista inoltre l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale di numerose aree interessate dalla realizzazione di opere di urbanizzazione, nonché della vasta porzione di parco e degli edifici di proprietà di una delle società private, da annettere al contiguo castello dell'Acciaiolo.
L'atto, rogato mercoledì 22 gennaio dal notaio Vincenzo Gunnella, "contiene una significativa riduzione dei volumi rispetto al passato e soprattutto ci dà finalmente piena titolarità per iniziare la progettazione di un parco urbano di 12 ettari che sarà il cuore verde del nuovo centro - spiega la sindaca Claudia Sereni - Da oggi inizia anche una fase di dialogo stretto con le singole proprietà. Sarà l'occasione di creare una relazione innovativa tra pubblico e privato volta alla realizzazione responsabile e condivisa della nuova Scandicci".
Il Piano di ricomposizione fondiaria ha individuato e stabilito le cessioni immobiliari necessarie a consentire l'attuazione degli interventi previsti dal Piano particolareggiato, ossia lo strumento di pianificazione urbanistica dell'area, già approvato definitivamente dal consiglio comunale nel gennaio del 2020. Complessivamente il Piano particolareggiato prevede 87.000 metri quadrati di superficie edificabile così articolati: residenza 31.400 metri quadrati, attività direzionali o terziarie 36.000 metri quadrati; attività di commercio al dettaglio 7.900 metri quadrati; strutture turistico ricettive 11.700 metri quadrati. Prevista inoltre l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale di numerose aree interessate dalla realizzazione di opere di urbanizzazione, nonché della vasta porzione di parco e degli edifici di proprietà di una delle società private, da annettere al contiguo castello dell'Acciaiolo.
L'atto, rogato mercoledì 22 gennaio dal notaio Vincenzo Gunnella, "contiene una significativa riduzione dei volumi rispetto al passato e soprattutto ci dà finalmente piena titolarità per iniziare la progettazione di un parco urbano di 12 ettari che sarà il cuore verde del nuovo centro - spiega la sindaca Claudia Sereni - Da oggi inizia anche una fase di dialogo stretto con le singole proprietà. Sarà l'occasione di creare una relazione innovativa tra pubblico e privato volta alla realizzazione responsabile e condivisa della nuova Scandicci".
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