"In Toscana ci sono 1.000 lavoratori che non hanno contratto o lo hanno irregolare o non hanno nemmeno il permesso di soggiorno. E' un fenomeno veramente preoccupante, che si somma ai 250.000 toscani che guadagnano meno di 1.000 euro netti al mese. Inoltre su 10 nuovi contratti fatti oggi in Toscana otto sono a tempo determinato". Lo ha detto il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè partecipando all'iniziativa promossa dal sindacato 'No ai lavoratori fantasma' che oggi ha fatto tappa a Prato.
"Vogliamo rilanciare la nostra la nostra battaglia verso un lavoro sicuro, un lavoro stabile, di qualità che veramente dove si possa applicare veramente l'articolo 36 della Costituzione, ovvero di un lavoro dignitoso che renda libero ciascun cittadino".
La Uil sarà nuovamente in piazza a Prato il Primo maggio, sempre per parlare di sicurezza sul lavoro. "In Toscana nel 2024 abbiamo avuto 14 morti in più rispetto all'anno precedente. Stanno aumentando le denunce di infortuni e le malattie professionali" denuncia Fantappiè. "Serve qualcosa di diverso, noi come Uil lo stiamo dicendo da tempo. Più prevenzione, ma anche più repressione e soprattutto più controlli da parte degli ispettori sul lavoro. Dobbiamo assumere ispettori del lavoro e farne molti di più di quelli che facciamo. Oggi in Toscana siamo circa all'8% di controlli di tutte le imprese presenti. Non è sufficiente".
Fantappiè ha anche sottolineato come al lavoro non sicuro si sommino "uno stato sociale quasi inesistente, oggi contiamo circa 220.000 toscani che hanno smesso di curarsi perché non hanno i soldi per poter andare nella sanità privata", e il "caro tariffe", ricordando come Pisa "abbia la Tari più alta d'Italia" e che la spesa media toscana è maggiore rispetto a quella nazionale.
"Vogliamo rilanciare la nostra la nostra battaglia verso un lavoro sicuro, un lavoro stabile, di qualità che veramente dove si possa applicare veramente l'articolo 36 della Costituzione, ovvero di un lavoro dignitoso che renda libero ciascun cittadino".
La Uil sarà nuovamente in piazza a Prato il Primo maggio, sempre per parlare di sicurezza sul lavoro. "In Toscana nel 2024 abbiamo avuto 14 morti in più rispetto all'anno precedente. Stanno aumentando le denunce di infortuni e le malattie professionali" denuncia Fantappiè. "Serve qualcosa di diverso, noi come Uil lo stiamo dicendo da tempo. Più prevenzione, ma anche più repressione e soprattutto più controlli da parte degli ispettori sul lavoro. Dobbiamo assumere ispettori del lavoro e farne molti di più di quelli che facciamo. Oggi in Toscana siamo circa all'8% di controlli di tutte le imprese presenti. Non è sufficiente".
Fantappiè ha anche sottolineato come al lavoro non sicuro si sommino "uno stato sociale quasi inesistente, oggi contiamo circa 220.000 toscani che hanno smesso di curarsi perché non hanno i soldi per poter andare nella sanità privata", e il "caro tariffe", ricordando come Pisa "abbia la Tari più alta d'Italia" e che la spesa media toscana è maggiore rispetto a quella nazionale.
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