"In merito all'imminente delibera sugli affitti brevi - già approvata dalla giunta comunale e che verrà presentata al Consiglio comunale nella giornata di domani - come Uil concordiamo quanto sostenuto dalla sindaca Sara Funaro e della giunta comunale". Così, in una nota, Paolo Fantappiè, segretario generale Uil Toscana.
"Questa delibera segue la precedente effettuata dalla giunta Nardella, che già a suo tempo avevamo ritenuto positiva 'per una migliore vivibilità della città, con l'obiettivo di sviluppare il lavoro e il tessuto sociale, non la sola rendita'. Crediamo - ha proseguito - che la situazione del mercato degli affitti a Firenze, soprattutto nell'area Unesco, oggi sia ormai insostenibile per chiunque, a partire dai cittadini: un mercato evidentemente drogato da una presenza foltissima di appartamenti in affitto breve, oltre novemila in centro. Non possiamo continuare su questa strada: dobbiamo dare un nuovo slancio al lavoro e agli investimenti e smettere di privilegiare soltanto la rendita".
Per Fantappiè: "Le città devono tornare ai cittadini, a chi le vive ogni giorno e non solo per qualche ora, facendo prevalere la sostenibilità economica e sociale. Le lavoratrici e i lavoratori devono poter accedere al mercato degli affitti in città - come di recente ha reso possibile l'Opera del Duomo - a prezzi calmierati, senza che questi incidano su oltre la metà del budget familiare come sta accadendo adesso. Infine, crediamo che per risolvere l'emergenza abitativa a Firenze serva un nuovo slancio verso politiche a favore dell'edilizia popolare in generale, utilizzando gli investimenti che arriveranno dal Pnrr e dagli Fse".
"Questa delibera segue la precedente effettuata dalla giunta Nardella, che già a suo tempo avevamo ritenuto positiva 'per una migliore vivibilità della città, con l'obiettivo di sviluppare il lavoro e il tessuto sociale, non la sola rendita'. Crediamo - ha proseguito - che la situazione del mercato degli affitti a Firenze, soprattutto nell'area Unesco, oggi sia ormai insostenibile per chiunque, a partire dai cittadini: un mercato evidentemente drogato da una presenza foltissima di appartamenti in affitto breve, oltre novemila in centro. Non possiamo continuare su questa strada: dobbiamo dare un nuovo slancio al lavoro e agli investimenti e smettere di privilegiare soltanto la rendita".
Per Fantappiè: "Le città devono tornare ai cittadini, a chi le vive ogni giorno e non solo per qualche ora, facendo prevalere la sostenibilità economica e sociale. Le lavoratrici e i lavoratori devono poter accedere al mercato degli affitti in città - come di recente ha reso possibile l'Opera del Duomo - a prezzi calmierati, senza che questi incidano su oltre la metà del budget familiare come sta accadendo adesso. Infine, crediamo che per risolvere l'emergenza abitativa a Firenze serva un nuovo slancio verso politiche a favore dell'edilizia popolare in generale, utilizzando gli investimenti che arriveranno dal Pnrr e dagli Fse".
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