"Il nuovo Codice del turismo della Toscana rappresenta il modello regionale di legislazione turistica più avanzato in Italia. Sarebbe un vero errore se il Governo lo impugnasse, come propone di fare il ministero del Turismo". Il presidente di Federalberghi Toscana-Confcommercio Daniele Barbetti si allinea alla posizione di Federalberghi nazionale, che oggi è intervenuta in difesa del provvedimento toscano.
"Tra le disposizioni contestate - spiega Barbetti in una nota - figura, ad esempio, l'articolo 22 del Codice, che consente alle imprese alberghiere di associare nella gestione anche gli appartamenti ubicati nelle vicinanze. Ci auguriamo che non si intenda ostacolare la possibilità di sviluppare l'offerta ricettiva legale e trasparente, mentre non si muove un dito nei confronti delle migliaia di soggetti che sotto le mentite spoglie delle locazioni brevi esercitano abusivamente l'attività alberghiera".
Per Barbetti "con il nuovo Codice del turismo, la Regione Toscana ha messo nero su bianco quella che per noi è una regola d'oro, ovvero 'stesso mercato stesse regole', ponendo un freno alla concorrenza sleale". "La sacralità della proprietà privata non impedisce forme di regolamentazione della ricettività all'interno delle civili abitazioni - conclude -, che sono anzi auspicabili a tutela del mercato e dei consumatori".
Critico Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e ceo di Apartments Florence: "Non avevamo dubbi sull'apprezzamento incondizionato di Federalberghi per il nuovo Testo unico del Turismo della Regione Toscana - sottolinea in una nota -. Immaginiamo che tutto questo entusiasmo riguardi soprattutto la norma che permette agli alberghi di espandere la propria capacità ricettiva utilizzando civili abitazioni, mentre ai privati che affittano vengono imposti limiti stringenti". Per Fagnoni "in questa legge c'è un evidente sbilanciamento a favore delle strutture alberghiere. Assistiamo a un attacco contro gli affitti brevi, a tutto vantaggio degli hotel".
"Ma al di là di questo - conclude - i dubbi di legittimità sul Testo unico sono più che fondati, perché è lo Stato ad avere competenza in materia di locazioni, non le Regioni: interventi simili sono già stati bocciati dai tribunali e ritenuti incostituzionali. La proposta di impugnativa quindi è sacrosanta e noi confidiamo che sia accolta".
"Tra le disposizioni contestate - spiega Barbetti in una nota - figura, ad esempio, l'articolo 22 del Codice, che consente alle imprese alberghiere di associare nella gestione anche gli appartamenti ubicati nelle vicinanze. Ci auguriamo che non si intenda ostacolare la possibilità di sviluppare l'offerta ricettiva legale e trasparente, mentre non si muove un dito nei confronti delle migliaia di soggetti che sotto le mentite spoglie delle locazioni brevi esercitano abusivamente l'attività alberghiera".
Per Barbetti "con il nuovo Codice del turismo, la Regione Toscana ha messo nero su bianco quella che per noi è una regola d'oro, ovvero 'stesso mercato stesse regole', ponendo un freno alla concorrenza sleale". "La sacralità della proprietà privata non impedisce forme di regolamentazione della ricettività all'interno delle civili abitazioni - conclude -, che sono anzi auspicabili a tutela del mercato e dei consumatori".
Critico Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e ceo di Apartments Florence: "Non avevamo dubbi sull'apprezzamento incondizionato di Federalberghi per il nuovo Testo unico del Turismo della Regione Toscana - sottolinea in una nota -. Immaginiamo che tutto questo entusiasmo riguardi soprattutto la norma che permette agli alberghi di espandere la propria capacità ricettiva utilizzando civili abitazioni, mentre ai privati che affittano vengono imposti limiti stringenti". Per Fagnoni "in questa legge c'è un evidente sbilanciamento a favore delle strutture alberghiere. Assistiamo a un attacco contro gli affitti brevi, a tutto vantaggio degli hotel".
"Ma al di là di questo - conclude - i dubbi di legittimità sul Testo unico sono più che fondati, perché è lo Stato ad avere competenza in materia di locazioni, non le Regioni: interventi simili sono già stati bocciati dai tribunali e ritenuti incostituzionali. La proposta di impugnativa quindi è sacrosanta e noi confidiamo che sia accolta".
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