Il sindaco Cristina Scaletti: “Fiesole deve guardare oltre l’orizzonte e diventare un nuovo modello di sviluppo culturale sia a livello nazionale che internazionale”

l Comune di Fiesole si candida come Capitale Italiana della Cultura 2028 con il sostegno della Regione Toscana e la concreta ambizione di poter aggiudicarsi il titolo. La presentazione della candidatura si è svolta venerdì 28 marzo al Teatro di Fiesole con il sindaco Cristina Scaletti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il coordinatore scientifico del progetto di candidatura Paolo Verri, uno specialista nella progettazione culturale, già protagonista nell’elezione di Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019. Fiesole è riconosciuta unanimemente come luogo di elezione della cultura, grazie al suo inestimabile patrimonio storico e archeologico, alle eccellenze culturali note in tutto il mondo e al paesaggio, in cui l'opera dell'uomo ha saputo inserirsi con rispetto creando un connubio unico con la natura.

“Con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 possiamo valorizzare il patrimonio esistente ma solo nella consapevolezza che deve essere il punto di partenza per aprire una riflessione condivisa su come immaginiamo la cultura nei prossimi 25 anni – ha spiegato il sindaco Cristina Scaletti – . Fiesole deve guardare oltre l’orizzonte e diventare un nuovo modello di sviluppo culturale sia a livello nazionale che internazionale”. Questo sarà possibile “attraverso una visione che affonda le radici in una realtà consolidata e viva, e che guarda alla cultura come pratica da vivere e costruire insieme, riconoscendo il ruolo centrale della comunità. La cultura come bene universale e condiviso”.

Il sindaco ha aggiunto: “Una grande sfida per un progetto che può nascere solo attraverso un ampio e concreto processo partecipativo. Ed è questo un altro valore aggiunto che vogliamo dare alla nostra candidatura. Il logo, realizzato appositamente, richiama il rapporto tra Fiesole e la Toscana e il legame tra la pietra e il cielo, tipico della nostra città, che idealmente allude al binomio materia/spirito, puntando all’infinito, come processo di costruzione del futuro. Sarà utilizzabile da tutti quelli che vogliono sostenere la candidatura e diventare progressivamente il simbolo di una comunità in cammino. Si può vincere uniti formando una vera squadra, per questo abbiamo bisogno di tutti”, ha concluso Cristina Scaletti.

Per costruire il progetto di candidatura il Comune ha deciso di proporre un articolato percorso partecipativo chiedendo ad enti, istituzioni, forze economiche e sociali, associazionismo, fondazioni e cittadini un contributo di idee e proposte. Una particolare attenzione verrà rivolta al coinvolgimento dei giovani, per progettare insieme la città che immaginano per il loro futuro.
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