Pronti? Attenti, via! Ci siamo, è partito il countdown verso la prima sfida ufficiale della stagione per la Fiorentina, attesa sabato al Tardini dalla gara col Parma che sancirà l’inizio della Serie A 2024/2025 della formazione gigliata. Fischio d’inizio alle 18:30, quando tornerete a sentire David Guetta urlare ‘gol gol gol’ (si spera), e soprattutto torneremo a vedere 11 ragazzi con la maglia viola rincorrere un pallone.
Di fronte ci sarà una neopromossa, ma guai a pensare che sia tutto in discesa. Basti ripensare alla fatica che fece la squadra di Italiano a gennaio scorso, in Coppa Italia, col Parma che andò avanti 0-2 dominando, coi viola che la riacciuffarono in extremis e andarono a vincerla ai rigori. Ma questo, ormai, è il passato.
Guardandoci indietro, anche l’anno scorso la Fiorentina inaugurò la sua nuova stagione contro una neopromossa. Dodici mesi fa fu il Genoa, a Marassi, quando dopo pochi minuti Biraghi la mise dentro di destro, poi andarono a segno Gonzalez, Bonaventura e Mandragora, con la squadra viola che si impose per 1-4, in scioltezza, scoprendo un Kayode stratosferico, ammirando un buon Arthur e pensando che Nzola, forse forse, potesse dire la sua, ma poi quello si rivelò essere solamente il classico sogno di una notte di mezza estate.
Anche l’anno precedente, quindi due anni fa, la Fiorentina partì affrontando una neopromossa, in quel caso fu la Cremonese che venne battuta al Franchi 3-2. A segno andarono Bonaventura, Jovic e Mandragora su errore di Radu. Anche in quella circostanza, al netto del successo che arrivò in extremis su papera del portiere grigiorosso, il battesimo del serbo arrivato dal Real Madrid lasciava pensare a sogni di gloria, ma poi anche quello si rivelò essere solamente il classico sogno di una notte di mezza estate.
Nella stagione precedente, la prima con Vincenzo Italiano in panchina, fu ko a Roma 3-1 coi giallorossi di Mourinho. A segno andò Milenkovic per i viola. Quella sera arrivarono i complimenti dello Special One, si capì che Dragowski avrebbe fatto da lì a breve una brutta fine, visto che venne espulso dopo pochi minuti, e che con Italiano alla guida dei viola ci sarebbe stato di che divertirsi.
Quattro stagioni fa, con invece Beppe Iachini in panchina, arrivò il successo al Franchi contro il Torino per 1-0. Gol vittoria di Castrovilli, uno dei pochi acuti di un inizio di stagione che, al contrario di quanto dicevamo in precedenza, si intuiva già che sarebbe potuta essere tutt’altro che esaltante.
Cinque anni fa, invece, c’era Montella sulla panchina dei viola, con l’avventura in campionato di Rocco Commisso che partì in Serie A con un ko 3-4 contro il Napoli. Quella gara la ricordano ancora in molti, tra un tuffo di Mertens in stile Tania Cagnotto, un arbitraggio indegno, un gol di Boateng da fuori area che fu anche l’unico della sua breve avventura a Firenze. Anche quello fu un classico sogno di una notte di mezza estate.
Nel periodo di gestione Commisso, dunque, la Fiorentina ha ottenuto 3 vittorie e 2 sconfitte alla prima di Serie A.
Sei stagioni fa, con Pioli in panchina, la Fiorentina partì vincendo 6-1 contro il Chievo, per quanto la prima giornata fosse in calendario contro la Sampdoria a Genova (gara rinviata per il crollo del ponte Morandi). L’anno precedente fu ko 3-0 a San Siro contro l’Inter. Nel 2016-17 fu Juventus-Fiorentina alla prima giornata con Sousa in panchina, fu ko 2-1, mentre l’anno prima fu vittoria col Milan 2-0 al Franchi con reti di Marcos Alonso e Ilicic. Nell’ultimo anno di Montella fu ko con la Roma 2-0 alla prima di Serie A.
Riassumendo, dunque, nelle ultime dieci prime gare di campionato la Fiorentina ha ottenuto 5 vittorie e 5 ko. Vedremo sabato quale trend si ripeterà, ovviamente sperando sia l’ultimo a confermarsi, cioè con una Fiorentina che inizia il campionato contro una neopromossa con tre punti, come accaduto negli ultimi due anni. Nel dubbio, pronti? Via, si parte!
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