Dopo aver ingranato, per la Fiorentina è tempo di continuare col ritmo giusto. Col successo di Lecce ottenuto domenica scorsa, la squadra di Raffaele Palladino non solo ha centrato la prima vittoria esterna della stagione, arrivata dopo i pareggi (sofferti) di Parma, (soffertissimi) in Ungheria col Puskas Academy, (scialbo) con l’Empoli e il ko rimediato con l’Atalanta, ma ha anche trovato per la prima volta in stagione tre affermazioni consecutive tra Serie A e Europa. Non c'era riuscito neppure Vincenzo Italiano da inizio del 2024, nonostante fosse arrivato in Finale di Conference, semifinale di Coppa Italia e comunque avendo confermato l'ottavo posto in Serie A. Così, giusto per dare dei riferimenti. Certo, di mezzo, c'è stata la sfida ai 'temibili' gallesi del The New Saints, ma per come si era messa si è avuta l’ennesima riprova che in Europa ogni sfida racchiude mille insidie se non affrontata a dovere.
Ecco, appunto, a dovere. E’ quello che la Fiorentina dovrà fare a San Gallo. Gli svizzeri non attraversano certamente il proprio momento di massimo splendore, visto il 6-2 rimediato in Belgio col Cercle Bruges, il sesto posto su dieci squadre occupato in campionato e la sensazione che quest’anno più di qualcosa non abbia funzionato nell’allestimento della rosa, ma giocare a San Gallo non è mai semplice, per nessuno. Certo, i riferimenti sono quelli che sono, perché trattasi comunque del campionato elvetico, ma basta ripensare al doppio confronto col Basilea di due stagioni fa per avvalorare la tesi. Basilea che, tra parentesi, è avanti solo di 2 punti al San Gallo in questo campionato ed ha vinto in casa proprio nel weekend 2-1 con gli avversari della Fiorentina in pieno recupero, che l’anno scorso arrivò a 10 punti dal San Gallo e a +2 sugli stessi due stagioni fa, cioè nel momento in cui mise in seria difficoltà quella Fiorentina. Altre squadre, altri tempi, altri allenatori, altro tutto.
Ma se si guarda all’andamento nel campionato svizzero, il San Gallo ha rimediato 10 punti sui 14 totali ottenuti in 10 giornate in casa. Tra le mura amiche ha rimediato 3 vittorie, 1 pareggio e 1 ko, strapazzando la capolista Zurigo 4-1, 4-0 i campioni di Svizzera dello Young Boys, battendo il Grasshoppers 1-0, pareggiando 1-1 col Servette secondo in classifica. Ko, invece, 2-3 col Lucerna terzo in graduatoria. Nello scorso campionato chiusero la stagione (regolare e playoff) con 11 vittorie, 4 pareggi e 4 ko in casa, peggio solo dello Young Boys. Le due annate precedenti, invece, avevano visto il San Gallo perdere 8 volte in tutto tra le mura amiche su 36 incontri di campionato.
Tutto questo giusto per ribadire che non sarà affatto una passeggiata di salute per i viola giovedì, come sembrava non doverlo essere col Lecce ma doveva esserlo col The New Saints e col Puskas. Ma…se la Fiorentina scenderà in campo con la testa giusta, la stessa evidenziata nelle ultime due gare con Milan e Lecce, allora sì. Magari non vincerà di nuovo 0-6 come al Via Del Mare, ma insomma, ci siamo capiti.
Certo servirà che le ‘alternative’ diano qualcosa in più rispetto a quanto messo in campo in questo avvio di stagione. I vari Quarta, Sottil, Ikoné, Biraghi, Richardson, Beltran , Kayode, Parisi ma anche Kouame saranno chiamati a dare chi segnali, chi risposte. A San Gallo la Fiorentina deve uscire coi tre punti, magari senza troppi patemi e possibilmente senza infortuni, visti i ko a Lecce di Kean (comunque convocato) e soprattutto Gudmundsson. Vincere in Svizzera vorrebbe dire quarta vittoria consecutiva. Come si dice: ‘non c’è due senza tre. E il quattro vien da sé’.
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