Quattro giorni dopo il 3-0 inflitto all'Inter nel recupero della gara sospesa a dicembre per il malore di Edoardo Bove la Fiorentina tornerà domani sera ad affrontare i nerazzurri, stavolta nello stadio Meazza.
Non sarà facile ripetere l'impresa per la squadra di Raffaele Palladino ma il successo conquistato giovedì al Franchi, peraltro in piena emergenza, ha trasmesso fiducia ed entusiasmo nell'ambiente oltre ad aver riavvicinato i viola alla zona Champions in virtù anche delle ultime vittorie ottenute contro la Lazio e il Genoa.
Rispetto alla partita dell'altra sera Palladino (che non ha parlato in questa vigilia) recupera diversi giocatori compresi i neo acquisti che per regolamento giovedì non erano disponibili, fra questi Fagioli che potrebbe esordire già dall'inizio, Zaniolo e Ndour.
Al solito il tecnico viola sceglierà all'ultimo momento uomini e schieramento, di nuovo 4-2-3-1 oppure potrebbe essere riproposto il 4-4-1-1 con cui la Fiorentina ha neutralizzato l'Inter.
Da decidere chi saranno stavolta gli interpreti: assente Comuzzo per squalifica (oltre a Adli sempre alle prese con un problema alla caviglia e all'acciaccato Pablo Marì), dovrebbe tornare al suo posto Dodo arretrando nella linea difensiva insieme a Pongracic, Ranieri e l'ex Gosens, tutti destinati ad essere riconfermati salvo imprevisti davanti a De Gea. Mentre il rientrante Folorunsho dovrebbe agire a destra nella mediana a quattro.
I dubbi maggiori riguardano la corsia sinistra: potrebbe essere ridata fiducia a Parisi dopo l'ultima brillante prestazione, oppure potrebbe toccare a Beltran agire da esterno a meno che l'argentino non venga riproposto alle spalle di Kean, nel ruolo che ha coperto spesso finora ma in cui potrebbe giostrare anche Gudmundsson.
L'islandese figura di nuovo fra i 21 convocati dopo l'improvviso forfait dell'altra sera per un attacco febbrile.Ma al di là di chi scenderà in campo, se dal primo minuto o a partita in corso, per Palladino conteranno lo spirito, il carattere, l'umiltà con cui la Fiorentina si presenterà per questa curiosa sfida ravvicinata con i campioni d'Italia in carica.
Le vittorie di Atalanta, Juventus, Milan e Lazio fanno capire ai viola che per restare in scia Champions occorre provare a tenere gli stessi ritmi senza distrarsi un attimo.
Non sarà facile ripetere l'impresa per la squadra di Raffaele Palladino ma il successo conquistato giovedì al Franchi, peraltro in piena emergenza, ha trasmesso fiducia ed entusiasmo nell'ambiente oltre ad aver riavvicinato i viola alla zona Champions in virtù anche delle ultime vittorie ottenute contro la Lazio e il Genoa.
Rispetto alla partita dell'altra sera Palladino (che non ha parlato in questa vigilia) recupera diversi giocatori compresi i neo acquisti che per regolamento giovedì non erano disponibili, fra questi Fagioli che potrebbe esordire già dall'inizio, Zaniolo e Ndour.
Al solito il tecnico viola sceglierà all'ultimo momento uomini e schieramento, di nuovo 4-2-3-1 oppure potrebbe essere riproposto il 4-4-1-1 con cui la Fiorentina ha neutralizzato l'Inter.
Da decidere chi saranno stavolta gli interpreti: assente Comuzzo per squalifica (oltre a Adli sempre alle prese con un problema alla caviglia e all'acciaccato Pablo Marì), dovrebbe tornare al suo posto Dodo arretrando nella linea difensiva insieme a Pongracic, Ranieri e l'ex Gosens, tutti destinati ad essere riconfermati salvo imprevisti davanti a De Gea. Mentre il rientrante Folorunsho dovrebbe agire a destra nella mediana a quattro.
I dubbi maggiori riguardano la corsia sinistra: potrebbe essere ridata fiducia a Parisi dopo l'ultima brillante prestazione, oppure potrebbe toccare a Beltran agire da esterno a meno che l'argentino non venga riproposto alle spalle di Kean, nel ruolo che ha coperto spesso finora ma in cui potrebbe giostrare anche Gudmundsson.
L'islandese figura di nuovo fra i 21 convocati dopo l'improvviso forfait dell'altra sera per un attacco febbrile.Ma al di là di chi scenderà in campo, se dal primo minuto o a partita in corso, per Palladino conteranno lo spirito, il carattere, l'umiltà con cui la Fiorentina si presenterà per questa curiosa sfida ravvicinata con i campioni d'Italia in carica.
Le vittorie di Atalanta, Juventus, Milan e Lazio fanno capire ai viola che per restare in scia Champions occorre provare a tenere gli stessi ritmi senza distrarsi un attimo.
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