La Fiorentina si prepara per la trasferta con il Torino, domani alle 15, con l'obiettivo di consolidare la propria posizione nei piani alti della classifica e allungare la striscia positiva che dura da metà settembre quando, sul campo dell'Atalanta, subì per 3-2 la prima e per adesso unica sconfitta della stagione.
I risultati conseguiti nelle ultime settimane - sei vittorie di fila fra cui quattro consecutive in campionato, contro Milan e Roma al Franchi, Lecce e Genoa fuori - stanno premiando il lavoro di Raffaele Palladino e la crescita di una squadra che dopo un inizio faticoso ha trovato identità, compattezza difensiva grazie al cambio di modulo e ad un De Gea sempre più determinante, incisività offensiva e continuità di rendimento.
La gara di domani s'annuncia però l'ennesimo esame per la Fiorentina e il suo allenatore che oggi non ha parlato sui canali del club: il Torino sta attraversando un momento di difficoltà ma nessuno nel clan viola si fida e come già accaduto più volte in passato la trasferta in casa granata presenta non poche insidie, di qui la parola d'ordine di restare concentrati e non abbassare la guardia, continuando sulla strada intrapresa.
Intanto Palladino può tirare un sospiro di sollievo: rispetto alla sfida contro il Genoa (comunque battuto con una rete di Gosens) torna fra i convocati Moise Kean rimasto a riposo giovedì - dopo la doppietta realizzata alla Roma la domenica precedente - per smaltire i postumi della distorsione alla caviglia sinistra subita a Lecce.
Il tecnico viola deciderà solo in extremis se impiegare il centravanti dall'inizio o a gara in corso (in quest'ultimo caso toccherebbe di nuovo a Kouamé o verrebbe avanzato Beltran), intanto però il fatto di poter contare sul proprio capocannoniere stagionale è notizia confortante per tutta la Fiorentina pur dovendo ancora fare a meno, oltreché di Gudmudsson e Pongracic, anche di Cataldi che non è riuscito a smaltire il problema muscolare per cui ha saltato l'ultimo impegno: al suo posto potrebbe essere rilanciato titolare Mandragora, che a Genova ha disputato uno spezzone di match dopo lo stop per l'infortunio al ginocchio.
Altri rebus di formazione riguardano la difesa con Comuzzo, Ranieri e Quarta in lizza per due maglie, e sulle corsie esterne dove Sottil è in ballottaggio con Bove qualora l'ex romanista dovesse essere nuovamente avanzato dopo l'impiego giovedì scorso a centrocampo.
I risultati conseguiti nelle ultime settimane - sei vittorie di fila fra cui quattro consecutive in campionato, contro Milan e Roma al Franchi, Lecce e Genoa fuori - stanno premiando il lavoro di Raffaele Palladino e la crescita di una squadra che dopo un inizio faticoso ha trovato identità, compattezza difensiva grazie al cambio di modulo e ad un De Gea sempre più determinante, incisività offensiva e continuità di rendimento.
La gara di domani s'annuncia però l'ennesimo esame per la Fiorentina e il suo allenatore che oggi non ha parlato sui canali del club: il Torino sta attraversando un momento di difficoltà ma nessuno nel clan viola si fida e come già accaduto più volte in passato la trasferta in casa granata presenta non poche insidie, di qui la parola d'ordine di restare concentrati e non abbassare la guardia, continuando sulla strada intrapresa.
Intanto Palladino può tirare un sospiro di sollievo: rispetto alla sfida contro il Genoa (comunque battuto con una rete di Gosens) torna fra i convocati Moise Kean rimasto a riposo giovedì - dopo la doppietta realizzata alla Roma la domenica precedente - per smaltire i postumi della distorsione alla caviglia sinistra subita a Lecce.
Il tecnico viola deciderà solo in extremis se impiegare il centravanti dall'inizio o a gara in corso (in quest'ultimo caso toccherebbe di nuovo a Kouamé o verrebbe avanzato Beltran), intanto però il fatto di poter contare sul proprio capocannoniere stagionale è notizia confortante per tutta la Fiorentina pur dovendo ancora fare a meno, oltreché di Gudmudsson e Pongracic, anche di Cataldi che non è riuscito a smaltire il problema muscolare per cui ha saltato l'ultimo impegno: al suo posto potrebbe essere rilanciato titolare Mandragora, che a Genova ha disputato uno spezzone di match dopo lo stop per l'infortunio al ginocchio.
Altri rebus di formazione riguardano la difesa con Comuzzo, Ranieri e Quarta in lizza per due maglie, e sulle corsie esterne dove Sottil è in ballottaggio con Bove qualora l'ex romanista dovesse essere nuovamente avanzato dopo l'impiego giovedì scorso a centrocampo.
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