E i viola devono ritrovare se stessi

‘Non c’è più niente da fare, è stato bello sognare’. Con le eliminazioni dai playoff di Milan, Atalanta e Juventus il quinto posto Champions diventa ormai una chimera per la Serie A. Quello che è accaduto l’anno scorso, insomma, difficilmente si ripeterà anche quest’anno visto che il gap con la Spagna si è allungato ancora grazie al Real Madrid. L’Inghilterra guida, nonostante l’eliminazione del City, ma l’Italia arretra.
 
Oggi tocca alla Roma, in Europa League. Nel caso in cui dovessero uscire anche i giallorossi resterebbero in Europa solamente Inter in Champions, Lazio in Europa League e Fiorentina in Conference League. E se dalle parti di Firenze non si registrano suicidi di massa per le eliminazioni di Gasperini, Vlahovic e Gonzalez o per i rossoneri, come ancor prima per l’uscita del Bologna, va anche ricordato come questo disastro delle italiane in Europa porterà la Champions League ad allontanarsi ulteriormente per la Fiorentina di Raffaele Palladino.
 
Il quinto posto, infatti, difficilmente darà l’accesso alla prossima Europa che conta, quella che porta ad incassare una valanga di quattrini anche solo per parteciparvi, molti di più rispetto a quelli che potrebbe incassare la Fiorentina vincendo la Conference, quella che permette davvero di poter fare un salto di qualità. Il Bologna, ad esempio, pur avendo fatto solamente 6 punti ha incassato 37 milioni di euro. Quasi gli stessi che la Fiorentina ha incassato giocando due edizioni complete di Conference League e perdendo in Finale, ovviamente giocando 32 partite rispetto alle almeno 8 di chi fa la Champions.
 
E qui, spazio al dibattito tra gli ottimisti e i pessimisti. Per i primi, e questo è un dato di fatto, la classifica dice che quarta e quinta hanno gli stessi punti, 4 in più dei viola, quindi non un gap incolmabile. Tra l’altro, quarta e quinta sono Lazio e Juventus, con la prima contro cui la Fiorentina ha lo scontro diretto a favore e la seconda con cui ancora c’è da giocare il ritorno dopo il 2-2 dello Stadium. I pessimisti, invece, diranno che Milan e Bologna sono ormai arrivate, a -1 dalla squadra di Palladino ed entrambe con una gara in meno, da recuperare tra loro. E se gli ultrapessimisti diranno: e a -5 c’è la Roma.
 
Gli ottimisti, inoltre, potrebbero dire che le eliminazioni delle squadre a strisce dalla Champions di questa settimana potrebbe portare delle grosse ripercussioni sul loro cammino. I pessimisti, invece, diranno che le stesse squadre eliminate, potendosi concentrare da adesso in poi solo sul campionato o sulla Coppa Italia, saranno più toste da tener dietro.
 
Insomma, punti di vista. E in tutto questo c’è un altro problema, forse ancor più grosso: la Fiorentina è quella vista col Como o quella che ha steso 3-0 l’Inter? La sensazione è questa squadra stia vivendo un momento difficile. Non solo per i risultati, sicuramente non eccellenti se paragonati al filotto di 8 vittorie consecutive di qualche mese fa, ma anche per la difficoltà di uscire dallo schema ‘palla a Kean e speriamo accada qualcosa’. Tanto che proprio coi comaschi, nel giorno in cui Kean non c’era, la Fiorentina è stata inerme dinanzi al Como facendo qualcosa solo nei primi 5’ di partita.
 
Per quanto già andare in Europa League possa essere visto come un upgrade per la Fiorentina, impantanata nella melma della Conference League da ormai tre anni, non vanno dimenticati fatti e parole. Alla prima voce c’è la classifica di oggi, che vede ancora i viola in scia del quarto posto, ci sono i tanti risultati importanti contro le grandi ottenuti da Palladino in questa stagione e quel filotto di 8 vittorie di fila di qualche mese fa. Alla seconda voce ci sono le dichiarazioni di Palladino e Dodo, col primo che disse di avere come obiettivo ‘nel girone di ritorno fare meglio del girone d’andata’, mentre il secondo parlò apertamente di obiettivo Champions League. Le ultime prestazioni della Fiorentina, tuttavia, hanno detto che quel traguardo si sta facendo sempre più difficile. E in tutto ciò il Ranking non sta dando una mano. Anzi.
 
Come detto resta l’Inter in Champions. Serviranno punti su punti per competere con la Spagna che ha in corsa Atletico e Barcellona, oltre al Real. In Europa League Lazio e Athletic Bilbao sono già agli ottavi. La Roma cercherà di strappare il pass contro il Porto, ma c’è anche la Real Sociedad che nell’andata ha vinto in Danimarca contro il Midtjylland. E poi la Conference: Fiorentina qualificata, oggi dovrebbe essere raggiunta dal Betis. E attenzione a Germania e Portogallo, ancora lontane per carità. Ma se dovesse continuare così il trend c’è il serio rischio che in un paio di stagioni passino avanti pure loro. Come accadde negli anni in cui la Fiorentina con Montella arrivò tre volte quarta quando in Champions andavano solamente in tre. E tornando alla premessa, non ci vogliamo neanche pensare: se la Fiorentina dovesse arrivare quinta, nell’anno in cui in Champions ne vanno solamente quattro…sarebbe un’altra e ulteriore beffa.

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