Sarà anche vero che per il momento ogni attenzione dev’essere riservata al campo (e per squadra e allenatore è sicuramente così) ma sarebbe ipocrita non pensare già anche a quello che accadrà a gennaio. Del resto il mercato anima (o agita) da sempre i sogni dei tifosi ed è normale, soprattutto alla luce della situazione di classifica, che già oggi in molti siano proiettati in avanti.
L’importante, aldilà dei tifosi, è che la stessa società sia già al lavoro e, più che altro, che stavolta abbia intenzione di alimentare obiettivi e ambizioni che squadra e allenatori stanno costruendo sul campo. La speranza insomma, tanto per esser chiari, è che non succeda quello che è già successo l’anno scorso, durante la prima stagione di Vincenzo Italiano o, per andare ancora più indietro, ai tempi di Paulo Sousa.
Le cose da fare non mancano. Sia in entrata, che in uscita. Con una priorità: il vice Kean. Operazione difficile, perché è dura trovare un giocatore affidabile che accetti la panchina, ma non impossibile. Se poi si volesse davvero tentare un ulteriore salto in alto, si potrebbe andare a caccia di un esterno d’attacco forte, che garantisca gol e assist. Dipenderà anche dalle richieste di Palladino. Vorrà alzare ancora il livello della competizione interna o preferirà non toccare gli equilibri costruiti in questi mesi? Si vedrà. Di certo, se l’obiettivo è salire di livello (e quindi puntare all’Europa League o, perché no, alla Champions) qualcosa bisognerà fare.
Nel frattempo, va da sé, la Fiorentina dovrà continuare a correre. Sia in campionato, che nelle coppe. Per questo il mister ha concesso una settimana piena di riposo al gruppo. Una specie di “vacanza premio”, prima di un tour de force senza sosta. Con un obiettivo in testa: restare lassù e, anche grazie al mercato, dar corpo ai sogni.
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