Tramvia, tra partenze oggi e cantieri domani. Patti chiari...amicizia lunga
Il 25 gennaio entrerà finalmente in esercizio la Vacs e, lo stesso giorno, partiranno i cantieri per la linea che porterà a Bagno a Ripoli. Servono parole sincere e tempi il più possibile rapidi
Habemus Datam e (direbbe qualcuno) scusate se è poco: 25 gennaio. Un giorno buono (si spera) non solo per un motivo ma addirittura per due. Il motivo, per i pochi che non lo sapessero, è la tramvia. Anzi. Le tramvie. Da una parte la famosissima Vacs (per intendersi la linea per Piazza San Marco) dall'altra la nuovissima e attesissima (tanto per continuare con i superlativi) linea “Sud”. Quella, tanto per intendersi, che collegherà Piazza della Libertà a Bagno a Ripoli e che (appunto) servirà l'intera (o quasi) area sud della città. Una (doppia) bella notizia anche se, per la verità, almeno per quanto riguarda l'entrata in esercizio della Vacs non c'è granché da festeggiare. Anzi. Quella linea infatti, che tanto ha fatto penare i fiorentini, doveva esser pronta e partire in estate. E invece, di rinvio in rinvio (l'ultimo a dicembre, visto che si sperava di avviarla entro le feste di Natale) si è arrivati fino al 25 gennaio. Mesi e mesi di ritardo che sono costati soldi, fatica, e (per i cittadini) nervi. Inutile girarci tanto attorno. La tramvia ha funzionato e sta funzionando e, pian piano, ha cambiato e sta cambiando le abitudini e lo stile di vita (e di spostamento) di residenti e turisti. Lo dicono i numeri dei passeggeri, e lo confermano gli ultimi sondaggi. Perché il progetto continui ad essere sposato dalla maggioranza dei fiorentini però, d'ora in avanti i lavori dovranno viaggiare molto più spediti.E così veniamo all'avvio dei cantieri per la linea “Sud”. Una linea fondamentale e inevitabile, perché non era pensabile lasciare un'opera a metà e dimenticarsi di (almeno) mezza città e cittadinanza. Per non parlare di quanto sia importante e quanto lo sarà sempre più quell'area. Basta pensare al Viola Park, o al fatto che lo stadio (rinnovato, si spera) resterà il Franchi. Bene partire quindi, ma ad una condizione: rispettare i tempi e parlare sempre molto sinceramente e con chiarezza alle persone. “Chiediamo comprensione”, ha detto la Sindaca Sara Funaro, e ha fatto bene. L'impatto infatti (su strade che già sono complicate) sarà fortissimo e si farà sentire. E allora, che tutto questo sia un esempio di educazione civica e di saper vivere comune. Da una parte un'Amministrazione che comunica con chiarezza e lavora per trasformare (in meglio) la città. Dall'altra una comunità (residenti, turisti, lavoratori...) che, sapendo pensare al domani, all'interesse di tutti e non solo all'oggi e al proprio orticello, accetti (magari lamentandosi un po', altrimenti non saremmo fiorentini) i sacrifici necessari.