Fiorentina in campo contro il Lask Linz

Altro giro, altra corsa. Per la Fiorentina è nuovamente tempo di Conference League. Stavolta di fronte ci sarà il Lask Linz, squadra che vale su per giù il Pafos e il San Gallo, che quest’anno vive un periodo tutt’altro che glorioso e che, nel maxi girone europeo, è in fondo al gruppo con 2 soli punti (rimediati con Djurgarden e Cercle Brugge, oltre ai ko con Borac Banja Luka e O. Lubljana).
 
Potrebbe nuovamente essere la Fiorentina B a scendere in campo contro gli austriaci. Non piacerà a Palladino questo appellativo, ma se in Serie A giocano sempre gli stessi e in Conference sempre gli altri, è ormai fattuale che qualcuno sia considerato più ‘forte’ di altri.
 
Se tra i pali, come detto da Palladino stesso dopo il ko con l’Empoli, sarà la prima occasione per Tommaso Martinelli, per qualcun altro sarà l’ennesima chance per rispondere presente, o almeno per dimostrare di non essere da ‘Fiorentina B’Forse non l’ultima, ma poco ci manca. A sinistra, ad esempio, rispetto a questo Gosens tutti partirebbero come alternative. Forse non Theo Hernandez o Di Marco, ma sicuramente Parisi e Biraghi. Per il campano e l’ormai ex capitano, con gennaio alle porte, c’è sia da dimostrare a Palladino che ad eventuali acquirenti. Fin qui, Biraghi ha spesso steccato, Parisi ancor di più. Almeno l’ex Empoli, però, ha dalla sua l’età, 2000 vs 1992. Magari deve solo ritrovarsi, mentre Biraghi pare ormai in fase calante e destinato a proseguire su quel trend.
 
Poi ci sono i vari KayodeMartinez Quarta e Moreno, col primo che rispetto all’anno scorso non sembra neppure lo stesso, il secondo che da centrale o da centrocampista continua a fare partitacce e il terzo che sin qui si è visto poco e nulla. E quando si è visto non ha propriamente esaltato. Il tutto senza dimenticare Marin Pongracic, che prima o poi dovrà pur dimostrare qualcosa. Sempre, ovviamente, che sia in grado di scendere in campo piuttosto che dover stare in infermeria. A gennaio arriverà Valentini, perciò dietro ci sarà sovrabbondanza di difensori centrali. Qualcuno uscirà, e queste ultime occasioni saranno da cogliere al balzo per chi gioca dietro in questa Fiorentina.
 
Avanzando di qualche metro ci sono Richardson e Mandragora. Due casi diversi, ovviamente, visto che il marocchino è arrivato da pochi mesi mentre chi sia Rolly è ormai noto. Ma se Cataldi e Adli sono sempre più intoccabili, con Bove costretto ai box, servono risposte da entrambi anche in vista di gennaio. Un conto, infatti, è sapere che Richardson possa essere un titolabile, un conto è se possa essere solo un’alternativa.
 
Avanzando ancora, se Beltran ha cambiato passo nelle ultime settimane sfruttando al meglio l’assenza di GudmundssonSottil ha evidenziato progressi, mentre Ikoné e Colpani continuano a deludere. Che il francese fosse questo, al netto delle coccole di Palladino, era più o meno noto. Semmai, da Colpani era lecito attendersi molto di più. Di tempo ne avrà ancora, ma anche per l’ex Monza è arrivato il momento di iniziare ad incidere. Gudmundsson è un caso a parte. Fin qui è stato più fuori che dentro per problemi fisici, ma che abbia colpi e numeri lo si è visto già dai pochi palloni che ha toccato nelle poche partite giocate. Poi c’è Kouame, il cui impegno è sempre da rimarcare e apprezzare, ma…si torna lì. Per lui potrebbe esserci un’altra chance di dimostrare di essere da Fiorentina, anche se B.
 
Insomma, quelli che l’occasione…appunto. Per qualcuno la prima, per altri forse l’ultima.

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