La Fiorentina si appresta a sfidare la Lazio

Più che mai ostico l’Olimpico sponda Lazio per la Fiorentina. Negli ultimi anni, l’unico acuto che si ricorda in casa dei biancocelesti è quel 2-4 dell’ultima giornata di Serie A del 2016, sfida praticamente inutile che sancì la fine del primo anno di Paulo Sousa, quello del gennaio di Benalouane per intendersi, che poi vide il ritorno di Corvino al posto di Pradè e tutto quanto ne conseguì.
 
Ecco, la Lazio, un po’ come la Roma, forse ancor più dell’Atalanta è uno di quei target che la Fiorentina dovrebbe provare ad aggredire. Una realtà quella laziale che per storia, tradizione, bacino d’utenza, potenzialità delle proprietà etc etc, dovrebbe stare dietro nelle gerarchie alla Fiorentina, cosa che negli ultimi anni, invece, non è successa. Ok gli exploit di Cragnotti, ma da quando è arrivato Lotito alla guida dei biancocelesti, dopo un iniziale periodo in cui la società di Della Valle stava stabilmente davanti, il quadro si è poi invertito, ricambiando con Montella, ricambiando ancora dall’arrivo di Commisso fino ad oggi.
 
In molti si ricorderanno quel ‘vi meritereste Lotito’, formuletta che anni fa veniva utilizzata per criticare coloro che criticavano i Della Valle. Peccato che, comunque, la Lazio abbia vinto qualcosa con Lotito, nello specifico tre Coppe Italia e tre Supercoppe italiane, mentre da queste parti il conto sia fermo alla Coppa Italia del 2001. Certo, con le due finali di Conference e quelle di Coppa Italia con Montella e Italiano potevano riscrivere la storia. Senza voler riaprire tasti dolenti e ferite varie, resta un dato: anche quest’anno, ad oggi, la Lazio sembra poter stare davanti alla Fiorentina. O meglio, sembra oggi, perché fino ad un paio di mesi fa la squadra di Palladino pareva aver imboccato la strada giusta, quella del sorpasso. Non tanto in classifica, quanto in termini di ambizioni e obiettivi.
 
Peccato che nelle ultime sei gare la squadra viola si sia persa, mentre Baroni e la sua Lazio sono riusciti a ripartire dopo lo 0-6 interno patito dall’Inter e il ko nel derby. Qui, invece, c’è come la sensazione che la Fiorentina sia entrata in un tunnel da cui stia risultando particolarmente complicato riuscire ad uscirne.
 
Per questo quella di domenica potrebbe un po’ la partita della possibile svolta per la squadra di Palladino, un po’ come accadde all’andata. Loro stanno meglio, sì, fisicamente e mentalmente, come all’andata. Ma nel filotto delle otto vittorie di fila che ha messo a referto la Fiorentina, la truppa viola ha dimostrato di avere doti, qualità, unione d’intenti, compattezza e valori tecnici importanti, che nell’ultimo periodo sembrano essersi smarriti.
 
Oggi la Lazio di Lotito ha rimesso la freccia, ritornando a lottare con forza per un posto in Champions, oltre all’ottimo percorso in Europa League che sta facendo la truppa di Baroni, mentre la Fiorentina rischia di sprofondare nuovamente verso la lotta per un posto che possa permettere di entrare almeno in Conference League. Cioè…la mediocrità. Qualunque siano le cause di questa involuzione che ha colpito la squadra di Palladino c’è da trovare in fretta il modo di uscirne. Già da domani. Quanto di buono fatto fin qui, infatti, permette alla Fiorentina di avere la possibilità di provare a rimettere la freccia. In caso, tra le più aggredibili in chiave classifica ci sarebbe proprio la Lazio. Ecco perché sarebbe fondamentale riuscire a vincere domani all’Olimpico, dove non succede da troppo tempo e dove è successo poche volte, solo 14 su 75 incontri in Serie A.

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