Così come nel match del Franchi dello scorso 22 settembre, la squadra di Raffaele Palladino è alla ricerca di se stessa. Quella vista nelle ultime sei partite, in cui sono arrivati solamente 2 punti, sembra aver perso identità, organizzazione tattica, idee e risultati. Nell'intervallo coi laziali, dopo un primo tempo orribile, con tante occasioni ospiti e una Fiorentina che non riusciva a fare niente, il tecnico viola cambiò tutto: abbandonò la difesa a tre, tolse i 'senatori' Biraghi e Quarta, all'epoca capitano e vice, passò a quattro dietro, mise Bove esterno a sinistra e da lì mise in serie una raffica di risultati utili di fila da 9 vittorie e 1 pareggio in 10 partite. La svolta, appunto, fino al recente tracollo.
Domenica all’Olimpico, come detto, la squadra viola dovrà ritrovare in primis se stessa. La difesa da muro invalicabile è diventata banda del buco, con più reti subite nelle ultime 6 gare che in tutte le 14 precedenti. L’attacco, da intendersi non solamente in Kean che è l’unico che sta mantenendo i suoi ritmi, sta segnando la metà rispetto a prima. La mediana è in enorme affanno. Molti singoli si sono persi e dai sogni di gloria di una piazza che stava riassaporando dimensioni che negli ultimi anni erano state lontanissime si è tornati a vedere tutto nero. O comunque grigio.
Ri-cercasi svolta, dunque, ancora contro la Lazio. Chissà che coi biancocelesti, come all’andata, Palladino non ritrovi il bandolo di una matassa che si è fatta quanto mai intricata. Come? Tocca a lui. La squadra non sembra averne a livello fisico e mentale. Si percepisce paura da parte dei calciatori e poca unità di intenti all’interno dello spogliatoio stesso. Anche le parole di Pradè, Gosens e Ranieri sembrano confermarlo. Il mercato? Ovvio che potrebbe dare una mano. Sicuramente in una mediana rimasta con poca quantità e qualità dopo il forfait di Bove, i problemi di Cataldi e il difficile inserimento di Richardson. Così come sulle corsie offensive o sulla trequarti dove né Colpani, né Sottil, né Beltran, né Gudmundsson né nessun altro sta facendo qualcosa di utile. Ma difficilmente uno/due pedine potrebbero stravolgere la situazione. Il nodo sembra più stare nella testa. E su questo aspetto solo Palladino può cambiare le cose.
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