Il successo con la Lazio serve per scacciare la crisi e riprendere la marcia, aspettando altri rinforzi dal mercato

La domanda è: e adesso? Accadrà esattamente come dopo la sfida d'andata o no? Per intendersi: questa vittoria sulla Lazio (ri)metterà le ali alla Fiorentina o, dopo questa scarica di adrenalina, si tornerà al grigiore delle ultime settimane? La realtà, almeno per il momento, è che dare una risposta (certa) è impossibile. Serviranno riprove e conferme, continuità (si spera) e magari un pizzico di equilibrio. Vale per l'ambiente (non era una squadra di fenomeni prima, non era impresentabile poi e non è magicamente tornata da Champions adesso) ma anche, e forse soprattutto, per il gruppo stesso.

D'ora in avanti insomma, è lecito augurarsi che la Fiorentina trovi quello che fino ad oggi non ha mai avuto (equilibrio appunto) e che, ovviamente, lo faccia prendendo la strada buona per prendersi quello che ha indicato come obiettivo a inizio stagione: un Europa un po' più Europa della Conference. L'obiettivo, per farla breve, è scendere da quelle "montagne russe" delle quali parlava Palladino nella conferenza stampa di venerdì. Trovare una giusta velocità di crociera, e tenerla fino alla fine. Dev'essere questo, adesso, il target da inseguire.

Magari, e così veniamo ad un altro aspetto fondamentale, potendo contare su una rosa più omogenea e possibilmente rinforzata. Il riferimento è ovviamente al mercato che oggi entra nella sua ultima settimana. Detto di Pablo Marì ormai in arrivo (e bisognerà capire cosa accadrà adesso là dietro tra possibili uscite ed eventuali ritorni alla difesa a tre) il mister aspetta ancora un centrocampista di gamba e struttura fisica ed un attaccante esterno che porti in dote gol, assist e imprevidibilità. Mica semplice, sia chiaro. Se si ha ambizione però, e a parole nessuno le ha nascoste, è venuto il momento di dimostrarlo. 

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