Nel mirino della Fiorentina alcuni calciatori del Sassuolo

Non è la prima volta che la Fiorentina cerca innesti da squadre retrocesse, e non sarà l’ultima. E se in casa Salernitana c’era e c’è ben poco da poter prendere, con l’unica eccezione che poteva essere quel Dia che, guarda caso, la dirigenza viola ha provato più volte a portare a Firenze, idem dicasi per il Frosinone, con quasi tutti i talentini dei ciociari che erano in prestito eccezion fatta per quel Brescianini che, anche qui non a caso, è da diverse settimane accostato proprio alla Fiorentina, in forza al Sassuolo ce ne sarebbe più di uno di calciatori che potrebbero rivelarsi utili, o comunque da Serie A e qualcuno anche da Fiorentina.
 
RETROCESSI. Val bene fare una specifica: se una squadra retrocede, difficilmente in rosa potrà annoverare campioni. Magari qualche buon calciatore sì, però. E’ la storia che lo racconta. Basti pensare a quella Fiorentina che finì in B nel 1993 pur avendo in rosa i vari Effenberg, Batistuta, Baiano e Laudrup, ma anche a quella che in tempi più recenti si è salvata all’ultimo tuffo pur avendo Vlahovic, Ribery, Caceres e altri. E come dimenticare quell’estate in cui dal Villarreal retrocesso arrivarono in maglia viola Gonzalo Rodriguez e Borja Valero, che da lì a brevissimo avrebbero fatto parte di una Fiorentina spettacolare e capace di fare tre quarti posti di fila. Sempre nel Villarreal c’era anche quel Pepito Rossi che, per quanto infortunato, era finito di sotto col sottomarino giallo, come a dire…qualcosa di buono, se si cerca bene, si trova.
 
PRECEDENTI. Senza tornare ad anni in cui chi retrocedeva in B non era per forza di cose costretto a perdere tutti i propri calciatori migliori come accade oggi, visto che la stessa Fiorentina sopracitata si tenne quasi tutti, sempre da squadre finite in cadetteria sono arrivati di recente i vari Sabiri e Maleh a gennaio rispettivamente da una Sampdoria e da un Venezia che avevano già un piede e mezzo in B, così come da un club retrocesso è stato preso la scorsa estate Christensen dall’Hertha e dallo Spezia Nzola. Nel primo anno di Italiano venne preso Nastasic dallo Schalke 04, che era retrocesso in Bundesliga, mentre in precedenza arrivarono a Firenze Ceccherini dal Crotone retrocesso, così come arrivò Terracciano dall’Empoli retrocesso. Dal Pescara venne preso Biraghi nel 2017, dall’Empoli retrocesso Laurini e pure Lo Faso dal Palermo. Sempre dal Palermo, arrivò Josip Ilicic, mentre dall’Aston Villa retrocesso venne preso Carlos SanchezCuadrado, per quanto fosse di proprietà dell’Udinese, arrivò a Firenze dopo essere retrocesso col Lecce, al pari di Tomovic, che era di proprietà del Genoa. Dal Torino che era finito in B arrivò un certo Cesare Natali nel 2009, mentre dal Lecce retrocesso arrivò Castillo. Dal Chievo retrocesso arrivò nel 2007 Semioli, dall’Atalanta Montolivo e Pazzini nel 2005 e dal Treviso Reginaldo nel 2006. Abbastanza evidente, insomma, come qualche calciatore preso da squadre retrocesse abbia funzionato, altri un po’ meno.
 
SASSUOLO. Dicevamo del Sassuolo, classico caso particolare di un club che retrocede pur avendo in rosa dei giocatori di buon livello, magari mal amalgamati, con diverse lacune e tanti infortuni, ma comunque con dei valori. E’ il caso del solito Mimmo Berardi. Difficilmente, tuttavia, Carnevali potrà chiedere 30 milioni per privarsi dell’esterno che da anni è accostato alla Fiorentina. I poco più di 20 offerti a ripetizione dai dirigenti viola non sono mai bastati, neppure i 15 offerti l’ultima volta che Barone bussò alla porta degli emiliani, e stavolta? Fin qui non si registrano tentativi da parte di Daniele Pradé, ma mai dire mai…Coloro che invece sono più fortemente in orbita viola in questa sessione di mercato rispondono ai nomi di Pinamonti, Thorstvedt, Boloca e anche Laurienté. Per quanto il centravanti ex Empoli sia stato anche in passato, proprio prima di approdare in neroverde, un obiettivo sensibile della dirigenza della Fiorentina, le difficoltà per arrivare ai vari Sorloth e Retegui, con Lucca sullo sfondo, potrebbero riportare Pradé a puntare sull’attaccante classe 1999, che magari non scalderà particolarmente la fantasia dei più, anche in relazione alle parole dell’ultima conferenza stampa dello stesso Pradé, ma Pinamonti resta il secondo miglior cannoniere italiano della Serie A che si è appena conclusa con 11 reti, dietro al solo Scamacca. Poi c’è quel Laurienté che già nello scorso gennaio, ma anche la scorsa estate, era finito nei radar viola, oltre a due calciatori che in questo momento hanno diversi estimatori come Thorstvedt, su cui c’è anche l’Atalanta, e Boloca, con l’ambizioso Como che è in pressing da giorni su quest’ultimo. Bajrami è un altro profilo che spesso era stato accostato alla Fiorentina. Anzi, era stato praticamente preso quando era ad Empoli, con Zurkowski che avrebbe fatto il percorso inverso, ma l’operazione saltò perché la Fiorentina voleva un’opzione su Parisi che Corsi non accettò, e l’albanese andò al Sassuolo. E poi c’è l’ipotesi Maxime Lopez, che la Fiorentina non ha riscattato a 9 milioni pochi giorni fa, ma che potrebbe tornare di moda a prezzo di saldo, più avanti.
 
Insomma, qualcosa di buono al Sassuolo c’è. Anche se, a pensarci bene, quando la Fiorentina ha comprato dagli emiliani ha spesso stra-pagato giocatori che poi, in viola, hanno fatto male: Duncan, Lirola, Maxime Lopez, Boateng, Kurtic e Falcinelli. Certo se fosse stato preso Berardi…

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