La Fiorentina di Raffaele Palladino sta attraversando uno dei momenti più complicati della sua storia recente. Reduce da sei partite stagionali senza vittorie e con dieci gol incassati, la squadra toscana si trova a fare i conti con gravi problemi difensivi e la necessità di dare una svolta decisa alla sua stagione.
Se l'inizio del campionato è stato caratterizzato da un'incredibile fragilità difensiva, la Fiorentina si appresta ad affrontare un calendario che non concede sconti, con Lazio, Empoli e Milan all'orizzonte. La pressione su Palladino cresce, e l'allenatore viola dovrà fornire risposte immediate, soprattutto in un reparto difensivo che finora si è rivelato il vero tallone d'Achille della squadra.
Analizzando nel dettaglio la situazione difensiva, emerge chiaramente che è qui che si concentrano i problemi maggiori della Fiorentina. Finora solo squadre come Venezia, Como e Bologna hanno subito più gol. Anche l'Atalanta, che pure ha incassato numerose reti, è riuscita a segnarne una in più rispetto ai gol subiti, dimostrando di poter compensare con l'efficacia offensiva. La Fiorentina, al contrario, non riesce a trovare un equilibrio né davanti né dietro.
Palladino ha dichiarato di essere soddisfatto della fase difensiva della sua squadra, nonostante le numerose critiche ricevute. Ha affermato di aver concesso poco all'Atalanta, una squadra notoriamente forte in attacco, ma la realtà racconta una storia diversa. Oltre ai tre gol subiti, i viola hanno concesso agli avversari almeno quattro occasioni nitide, soprattutto nel secondo tempo, quando la Fiorentina è stata completamente travolta dai contropiedi atalantini senza riuscire a creare nulla di significativo in attacco.
In mezzo a questo scenario desolante, c'è però una nota positiva: Moise Kean. L'attaccante della Fiorentina sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera, con quattro gol segnati nelle prime sei partite della stagione. Un rendimento simile a quello che aveva mostrato durante il suo prestito al Paris Saint-Germain nella stagione 2020-2021, quando aveva realizzato lo stesso numero di reti in altrettante partite, anche se all'epoca grazie a due doppiette.
La sua capacità di fare la differenza sia in campionato che in Conference League rappresenta una delle poche certezze su cui Palladino può fare affidamento in questo momento. Se la Fiorentina vuole risalire la china, dovrà necessariamente passare dai piedi e dai gol di Kean, un giocatore che sembra aver trovato la sua dimensione in questa squadra e che ha ancora margini di miglioramento significativi.
Se l'inizio del campionato è stato caratterizzato da un'incredibile fragilità difensiva, la Fiorentina si appresta ad affrontare un calendario che non concede sconti, con Lazio, Empoli e Milan all'orizzonte. La pressione su Palladino cresce, e l'allenatore viola dovrà fornire risposte immediate, soprattutto in un reparto difensivo che finora si è rivelato il vero tallone d'Achille della squadra.
Analizzando nel dettaglio la situazione difensiva, emerge chiaramente che è qui che si concentrano i problemi maggiori della Fiorentina. Finora solo squadre come Venezia, Como e Bologna hanno subito più gol. Anche l'Atalanta, che pure ha incassato numerose reti, è riuscita a segnarne una in più rispetto ai gol subiti, dimostrando di poter compensare con l'efficacia offensiva. La Fiorentina, al contrario, non riesce a trovare un equilibrio né davanti né dietro.
Palladino ha dichiarato di essere soddisfatto della fase difensiva della sua squadra, nonostante le numerose critiche ricevute. Ha affermato di aver concesso poco all'Atalanta, una squadra notoriamente forte in attacco, ma la realtà racconta una storia diversa. Oltre ai tre gol subiti, i viola hanno concesso agli avversari almeno quattro occasioni nitide, soprattutto nel secondo tempo, quando la Fiorentina è stata completamente travolta dai contropiedi atalantini senza riuscire a creare nulla di significativo in attacco.
In mezzo a questo scenario desolante, c'è però una nota positiva: Moise Kean. L'attaccante della Fiorentina sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera, con quattro gol segnati nelle prime sei partite della stagione. Un rendimento simile a quello che aveva mostrato durante il suo prestito al Paris Saint-Germain nella stagione 2020-2021, quando aveva realizzato lo stesso numero di reti in altrettante partite, anche se all'epoca grazie a due doppiette.
La sua capacità di fare la differenza sia in campionato che in Conference League rappresenta una delle poche certezze su cui Palladino può fare affidamento in questo momento. Se la Fiorentina vuole risalire la china, dovrà necessariamente passare dai piedi e dai gol di Kean, un giocatore che sembra aver trovato la sua dimensione in questa squadra e che ha ancora margini di miglioramento significativi.
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