Negli ultimi tre anni, una delle critiche principali rivolte a Vincenzo Italiano è stata la sua rigidità tattica e la mancanza di cambiamenti. Ora, con l’arrivo di Raffaele Palladino alla Fiorentina, sembra che il problema si stia ripetendo. Il nuovo modulo 3-4-2-1 ha mostrato più limiti che vantaggi, soprattutto in difesa, con un Pongracic disorientato e Biraghi adattato a un ruolo non suo, alimentando le preoccupazioni dei tifosi.
È vero che Palladino è appena arrivato e che serve tempo per adattare i giocatori a un nuovo sistema tattico, specialmente dopo tre anni con lo stesso allenatore. Tuttavia, l'ex tecnico del Monza è stato criticato per la mancanza di inventiva nelle prime partite. Nonostante le difficoltà evidenti, Palladino ha fatto pochi cambiamenti, puntando solo sull'inserimento di Biraghi nella linea difensiva a tre—a detta di molti, una scelta tutt'altro che azzeccata. In questa sosta, Palladino dovrà lavorare proprio sulla fantasia per trovare nuove soluzioni e alternative tattiche.
La Fiorentina ha diverse opzioni tecniche a disposizione. Un centrocampo a tre potrebbe aiutare a proteggere il reparto difensivo, attualmente il punto debole della squadra. Palladino può contare su un mediano di contenimento come Mandragora, un combattente come Bove, un regista equilibratore come Cataldi, un giocatore più avanzato come Adli e una mezz'ala tecnica come Richardson. Sugli esterni, Gosens a sinistra e Kayode (o Dodo) a destra offrono qualità e solidità. Con Gudmundsson a supporto di Kean, potrebbe nascere una Fiorentina più equilibrata e funzionale in un possibile 3-5-1-1.
Palladino ha anche menzionato la possibilità di utilizzare una difesa a quattro, sulla scia di quanto fatto da Italiano nei suoi anni in viola. Tuttavia, anche quella difesa a quattro aveva mostrato vulnerabilità, soprattutto per la distanza ridotta tra difesa e centrocampo che rendeva la squadra vulnerabile ai contropiedi. Con un modulo 4-2-3-1, Palladino avrebbe a disposizione una vasta gamma di opzioni: Kayode o Dodo sulla destra, Pongracic o Martinez Quarta al centro, Ranieri o Moreno, e Biraghi o Parisi sulla sinistra. A centrocampo, potrebbe scegliere tra una coppia solida come Bove-Mandragora, più creativa come Cataldi-Adli, o una mista che includa Richardson. Davanti, i tre giocatori dietro Kean potrebbero variare da attaccanti puri come Colpani, Gudmundsson e Sottil, a una versione meno offensiva con Gosens al posto di Sottil.
Per tornare a vincere servono fantasia e lavoro, elementi che Palladino dovrà integrare rapidamente. Le prossime sfide contro Atalanta, Lazio, Empoli e Milan non concederanno tregua, e la Fiorentina deve ancora trovare la giusta direzione. È il momento di agire, con forza e coraggio!
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