Dal Bologna in poi i viola sono spesso scomparsi nei secondi tempi

Se dividessimo la stagione della Fiorentina tra prima e dopo il Bologna, gara che si è giocata il 15 dicembre scorso, quindi non ere geologiche fa, sembrerebbe di avere a che fare con due squadre totalmente differenti.
 
Molti numeri parlano da soli. Non solo perché dal match del Dall’Ara in poi la truppa di Palladino ha rimediato solamente 2 punti in 6 partite, quindi con una media di 0.33 punti a partita, mentre prima ne aveva fatti 31 in 14, quindi per una media di 2.2 a partita; il muro che Palladino aveva eretto per la sua fase difensiva è crollato, visti gli 11 gol incassati in 6 partite a fronte dei 10 che aveva subito nelle precedenti 14, passando da 0.7 gol incassati a 1.83 gol di media a partita, non tenendo mai la porta inviolata; l’attacco, invece, ha messo dentro 5 reti nelle ultime 6 gare, contro i 28 delle precedenti 14, dimezzando il proprio potenziale sotto porta.
 
Oltre a tutto ciò ci sono le sensazioni da unire ai numeri. La Fiorentina non riesce a fare 90 minuti ad alti livelli, come pochi riescono a fare. Il problema è che progressivamente la squadra viola è riuscita a stare in partita per sempre meno minuti. A Bologna fece un bel primo tempo, sfiorando diverse volte il gol e non concedendo nulla, prendendo poi il gol del ko nella ripresa. Con Udinese e Torino, dopo una buona prima parte di gara, i viola sono scomparsi nella ripresa. Col Napoli e col Monza l’autonomia era stata ancora meno. Quella con la Juve fa un po’ storia a sé. I numeri, tuttavia, dicono che nelle ultime 6 partite la Fiorentina ha incassato nei secondi tempi 1 gol dal Bologna, 2 dall’Udinese, 2 dal Napoli, 1 dal Monza, 1 dal Torino e 1 dalla Juventus. In tutto, dunque, nelle ultime sei riprese sono stati 8 i gol subiti dalla truppa gigliata. Nelle precedenti 14 partite, invece, erano stati solamente…1, quello di Pulisic, ininfluente, in Fiorentina-Milan.  Nessuna squadra dei ‘big 5’ d’Europa era riuscita a fare meglio dei viola nella fase difensiva considerando solo i secondi tempi, riuscendo a stare senza gol al passivo negli ultimi 15’ di partita  a lungo, fino all’ultimo periodo. L’ultima Fiorentina, invece, nei secondi tempi non c’è quasi mai stata in campo, riuscendo a dare la sensazione di poter addirittura perdere, in casa, in superiorità numerica, con un derelitto Torino che ha fatto più dei viola per provare a vincerla una volta arrivato l’1-1 di Gineitis.
 
Ecco, è questo ciò che spaventa di più. Il trend è da invertire prima che sia troppo tardi. Altrimenti anche chi è dietro arriverà, come ha già fatto il Bologna, come sta facendo la Roma e pure il Milan. C’è da ripartire, subito, e possibilmente stando in partita un po’ più di qualche minuto come avvenuto nelle ultime 6.

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