“Ci vorrà pazienza e un po’ di tempo”, il mantra di Palladino è più o meno lo stesso da quando la sua Fiorentina è scesa in campo per la prima volta nella prima gara ufficiale. Dal match del Tardini ad oggi è cambiato tutto il centrocampo, non si è ancora visto all’opera Gudmundsson, e di alibi ce ne sono stati a migliaia per ‘giustificare’ i 5 pareggi rimediati sin qui. Ma adesso, o meglio dopo la sosta, tutti sono chiamati a invertire la rotta e ad accelerare. Tecnico in primis, visto che spetterà a lui dare identità e gioco alla Fiorentina, ma anche ad alcuni singoli che sin qui hanno fatto chi male e chi malissimo. Per molti, insomma, è la ‘sosta della sveglia’.
BELTRAN. Su tutti c’è sempre lui, Lucas Beltran. Non ce ne voglia il Vikingo, ma da un calciatore che è stato pagato 12,5 milioni più altrettanti (teorici) di bonus, sarebbe lecito attendersi dei progressi. In questo avvio di stagione, invece, quando è stato schierato ha evidenziato i soliti problemi/difetti che aveva fatto vedere l’anno scorso: non regge i contrasti, non può fare la prima punta, potrebbe fare la seconda ma anche su quello deve migliorare. La tecnica ce l’avrebbe anche, ma la si è vista veramente poco nell’arco dei 12 mesi in cui ha vestito la maglia della Fiorentina. Ora...Kean sarà in grado di giocare 60 partite (sempre che la Fiorentina arrivi in fondo a Coppa Italia e Conference anche quest’anno)? E’ dura da immaginarselo, visto che l’ex Juve non ha trovato mai grande continuità. Insomma, (anche) questa deve o meglio dovrebbe essere la sosta della sveglia.
RANIERI. Da quel doppio errore tra Bruges e Verona Luca Ranieri non sembra più lo stesso. Dov’è finito quel difensore che fino a quel doppio svarione del maggio scorso aveva fatto una stagione superlativa? L’errore nel finale col Puskas è un monito allarmante. Anche per lui, al netto del discorso tattico e delle difficoltà del passaggio da una difesa a quattro ad una tre, questa deve essere la sosta della sveglia.
PONGRACIC. “Non ho mai giocato in una difesa a tre”. Esordì così in sala stampa quando venne presentato da nuovo calciatore della Fiorentina. Ma da allora non ha mai evidenziato progressi, anzi. Disastroso a Parma, con tanto di rosso. Male col Puskas all’andata e al ritorno e in grande difficoltà sempre. Sia in fase difensiva che in quella di costruzione, con tanti palloni sanguinosi regalati agli avversari. Non sarà Milenkovic, ma è pur sempre costato 15 milioni e è reduce da un ottimo campionato giocato a Lecce e da un buon Europeo con la Croazia. Per lui questa deve essere la sosta della sveglia, che Palladino insista sulla difesa a tre o passi a quattro.
BIRAGHI. Dalla sua ha l’alibi di non aver mai fatto il difensore centrale, per quanto non è che abbia brillato particolarmente quando (anche l’anno scorso o quello precedente) giocava terzino, soprattutto nella fase difensiva. Il gol segnato a Parma e il rigore decisivo segnato col Puskas in Ungheria non bastano. Se verrà schierato ancora da centrale deve fare enormi progressi nella fase difensiva, e se non ce l’ha nelle corde…si abbia la forza di lasciarlo in panchina e di alternarlo con Gosens e Parisi.
KAYODE. Dov’è finito quel giocatore che a Marassi, un anno fa, lasciò tutti a bocca aperta? Male col Puskas, non brillante in generale. Chissà che non sia stata ‘colpa’ della pesante preparazione. E’ questa la speranza, visto che nel nuovo modulo di Palladino avrebbe tutto per esaltarsi ed esaltare con le sue doti e qualità.
MANDRAGORA/SOTTIL/IKONE’ Per Sottil e Ikoné non è certo la prima sosta in cui servirebbe una sveglia. ma tant’è. Almeno col Monza il francese è entrato bene, mentre Sottil ha messo dentro il gol col Puskas all’andata e nient’altro di più. Anche Mandragora non ha propriamente brillato. Non per caso sono arrivati dal mercato Richardson, Bove, Cataldi e Adli. Come a dire che, ormai, il tempo della sveglia per lui potrebbe già essere passato.
COLPANI. Sarebbe ingeneroso mettere sulla graticola un calciatore che è arrivato da un mese, dopo aver fatto metà preparazione, alla prima esperienza in una piazza importante e soprattutto dopo le prime 5 partite. Ok il ritardo di condizione, il ‘salto di categoria’ del passaggio dal Monza alla Fiorentina, ma dal dopo sosta anche lui dovrà darsi una svegliata. Fin qui del Colpani visto l’anno scorso si è visto poco e niente.
Non che molti altri abbiano brillato, tipo Quarta, Comuzzo e tutto il resto, eccezion fatta per De Gea e Terracciano, al netto di qualche sbavatura e Moise Kean. Come detto sarà la sosta della sveglia anche per Raffaele Palladino. Alla ripresa ci saranno subito Atalanta e Lazio, e la speranza è che in campo ci sia anche tutt’altra Fiorentina rispetto a quanto si è visto sin qui.
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