‘E vola vola si sa, sempre più in alto si va’…Quella canzone dei Ricchi e Poveri accompagnava spesso gli immediati post gara del Franchi negli anni in cui la Fiorentina volava in alto in classifica. Niente meglio di quel ritornello potrebbe spiegare cosa si respira in questo momento a Firenze.
Dopo un inizio difficile in cui non funzionava quasi niente, proprio quando le cose sembravano vicine a precipitare, la Fiorentina si è trasformata. Quell’intervallo con la Lazio potrebbe essere la classica ‘sliding door’ che sconvolge il destino. In questo caso in positivo. Aver steso tre big in quattro incroci, segnato 15 gol nelle ultime tre partite, concesso poco e nulla a tutti, questa Fiorentina inizia davvero a volare.
Piedi per terra, sì, sacrosanto. Ma gli indizi che la strada intrapresa dalla truppa viola sia quella giusta iniziano a moltiplicarsi e ripetersi con costanza. Dietro Comuzzo sembra Cannavaro, il tandem con Ranieri funziona a meraviglia, De Gea para anche gli spifferi; davanti Kean si sta confermando straordinario, sia nella difesa del pallone che sotto porta, oltre che nel fare sempre la cosa giusta anche quando si tratta nel mettere in moto i compagni. In una settimana Palladino è riuscito nell’impresa di far risorgere Beltran, Ikoné e Sottil, mentre il Dodo che stiamo vedendo viaggia ad un ritmo straordinario. La mediana ora gira, così come sta diventando prassi il cinismo di questa squadra che la butta dentro con grande facilità. Mancava la continuità, ora c’è anche quella.
Insomma, c’è tutto per potersi divertire, ma anche per unire il dilettevole all’utile, ovvero fare risultati. E per quello che si era visto nelle primissime partite…non era certo scontato.
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