Per la Fiorentina è alle porte il tour de force decisivo

Ancora qualche ora e inizierà ufficialmente il countdown verso il rush finale di questa stagione per la Fiorentina. Un conto alla rovescia che potrebbe mandare in Paradiso o all’Inferno la truppa di Palladino, chiamata almeno a centrare un posto nella prossima Europa.
 
Il meglio deve ancora venire, ha detto lo stesso tecnico viola. Non vi è dubbio su questo. E potrebbe essere bello, bellissimo, addirittura trionfale, oppure un nulla di fatto, addirittura un flop. Dalle prossime 9 partite di Serie A e dal percorso che la Fiorentina riuscirà a fare in Conference League dipende sostanzialmente tutto.
 
Che questa rosa sia forte, molto forte, la più forte dell’era Commisso, lo ha testimoniato il 3-0 rifilato alla Juve, arrivato dopo un altrettanto esaltante 3-0 all’Inter, dopo aver battuto Roma, Milan e Lazio. Praticamente tutte le big, almeno in casa. E domenica arriverà l’Atalanta, unica delle primissime della classe assieme al Napoli e al Bologna (con cui la Fiorentina giocherà il ritorno alla penultima giornata) contro cui la squadra di Palladino non ha fatto almeno un punto. Coi bergamaschi e a seguire contro il Milan la Fiorentina non può far altro che dare risposte. Altre. La parola d’ordine è e deve essere continuità. La classifica è ancora corta. La vittoria con la Juve ha ridato entusiasmo e fiducia, un bis dopo quella col Panathinaikos che ha certificato che la Fiorentina è ancora viva. Il rischio che la stagione fosse già finita a marzo c’era. Così non è stato. Colpo di reni o scintilla vera per un finale esaltante? Già domenica le prime risposte.
 
Certo, di fronte ci sarà l’Atalanta, non proprio l’avversario più facile da battere, soprattutto quando la truppa del Gasp gioca in trasferta. Nelle ultime 4 uscite esterne i bergamaschi hanno fatto 0-4 alla Juve, 0-5 al Verona e all’Empoli. Insomma, non male. Poi sarà la volta del Milan, del Parma, del Cagliari, dell’Empoli, della Roma, del Venezia, del Bologna e dell’Udinese. Nel mezzo le gare col Celje e poi…si vedrà. Probabilmente il Betis e il Chelsea in finale di Conference. La tempesta, appunto. Adesso la calma, prima di scatenare l’inferno, sperando di volare in Paradiso.

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