Mai sosta fu più benedetta. Certo, si potrebbe dire che l’onda va “surfata” e che visto il momento alla Fiorentina avrebbe fatto bene continuare a giocare. Perché “vincere aiuta a vincere” e perché, dicono, “quando si vince la stanchezza non si sente”. Vero, ma fino ad un certo punto e soprattutto non sempre. E così veniamo alla situazione in casa viola e in particolare alle notizie arrivate nelle ultime 48 ore: prima Bove che ha abbandonato il ritiro dell’Under 21 poi, oggi pomeriggio, il forfait di Richardson col Marocco. “Ha male ad una gamba”, ha fatto sapere il ct.
Premessa: sia per il centrocampista italiano che per quello marocchino filtra ottimismo ed entrambi, tanto per intendersi, dovrebbero poi essere regolarmente a disposizione per la partita col Como, alla ripresa. Questi “acciacchi” però, così come i segnali lanciati da gente come Adli e Gosens nelle ultime partite, non lasciano troppo spazio alle interpretazioni: la Fiorentina è arrivata stanca alla fine di questo ciclo di partite e aveva un gran bisogno di tirare il fiato. Del resto veniva da 7 gare in 21 giorni, di cui ben cinque in trasferta e con un paio di non agevolissimi viaggi europei nel mezzo.
Non è un caso insomma, se pur vincendo le ultime sfide siano state particolarmente sofferte e meno brillanti delle precedenti. E’ successo nel doppio 0-1 di Genova e Torino e, nonostante il risultato più netto, anche nel 3-1 sul Verona. Ben venga questa sosta quindi, anche perché alla ripartenza la Fiorentina sarà attesa da un altro tour de force: una partita ogni tre giorni fino a Natale, e campionato anche per fine anno. Non solo. Fino a metà marzo infatti, e sperando che nel frattempo i viola siano andati avanti anche nelle coppe, non sono più previste pause per le nazionali. Meglio respirare adesso insomma, anche se tutti (legittimamente) hanno e avevano ancora tantissima voglia di Fiorentina.
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