La Fiorentina va ad un’altra sosta volando

La Fiorentina di Raffaele Palladino continua a volare. Se alla scorsa sosta per le Nazionali la squadra viola ci era arrivata battendo il Milan, stavolta ci arriva dopo aver messo a referto 6 vittorie consecutive in Serie A e con una classifica da guardare, riguardare e ammirare. Da qui al 24, quando i viola torneranno in campo contro il Como, la graduatoria non cambierà e sarà lecito se non legittimo sognare quello che più si vuole per chi tifa Fiorentina. Stavolta, rispetto ad un anno fa, ci sono anche ben più concrete speranze che i sogni di gloria non si tramutino in un disastroso cammino a rilento in cui gli altri avanzano e la Fiorentina arretra.
 
Il perché è dato dai fatti: se De Gea e Kean dovessero continuare così, magari con qualche logica pausa, questa Fiorentina può arrivare ovunque. In fondo il calcio è semplice, mettici un portiere che para e un centravanti che segna e il gioco è fatto. O meglio, non del tutto, ma il grosso sì. A tutto ciò andrebbe unita una solida coppia difensiva, un centrocampo che gira e qualcuno che trovi il modo di mettere la punta in condizioni di segnare. E tutto ciò, adesso, c’è. Senza dimenticare che ancora non si è praticamente visto Gudmundsson. Ecco perché le condizioni per sognare in grande ci sono tutte.
 
La Fiorentina segna a raffica, col terzo miglior attacco del campionato e subisce pochissimo, con la terza miglior difesa del torneo. Kean è quasi una sentenza, De Gea è un muro. Uno fa gol, l’altro li evita. E il gioco è quasi fatto, giustappunto. La squadra di Palladino è diventata in grado di vincere contro le piccole, perché no con partite sporche, alternando a gare dominate con goleade, contro piccole ma anche contro le cosiddette grandi.
 
E vola vola si sa, sempre più in alto si va. Anche se più in alto di così sarebbe Scudetto. Forse un po’ difficile da pensarci, ma in questi 15 giorni di sosta ogni fantasia è lecita. A proposito dei sogni di gloria di cui sopra.

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