L'attaccante viola sempre più decisivo, per la Dea altro stop

Dopo aver perso con l'Inter prima della sosta l'Atalanta cade anche a Firenze e mette a rischio non solo la corsa per lo scudetto ma anche il terzo posto insidiato da Bologna e Juventus. Decisivo un gol del solito Moise Kean, che si è aggiudicato così anche il duello a distanza con Retegui: per l'attaccante della Fiorentina reduce dalla doppietta in Nazionale contro la Germania, si tratta del 21/o centro in maglia viola fra campionato e coppe, il 24° compresi i tre realizzati in azzurro. Una stagione fin qui straordinaria.

La Fiorentina, che ha vinto con merito, ringrazia e si rilancia in chiave Europa dando seguito al successo sulla Juventus di due settimane fa: per Raffaele Palladino è la prima vittoria in carriera contro il maestro Gian Piero Gasperini, peraltro nel giorno della 100esima partita da allenatore in Serie A.
Per il tecnico dei bergamaschi, che a causa della squalifica ha seguito la gara dallo sky box del Franchi (in panchina è andato il vice Gritti) la sconfitta odierna interrompe una striscia di 13 risultati utili in trasferta: l'ultima risaliva allo scorso agosto.

Il tecnico viola ha dovuto rinunciare in extremis a Gosens dolorante per una botta al ginocchio rimediata durante la rifinitura: al suo posto Parisi. Per il resto stessa formazione che ha battuto la Juve, con la coppia Kean-Gudmundsson in attacco, una mediana formata da Mandragora, Cataldi e Fagioli e la difesa affidata a Pongracic (preferito ancora a Comuzzo), Marì e Ranieri.
Gasperini ha recuperato e schierato subito Retegui che aveva lasciato il ritiro della Nazionale per un problema muscolare. A supporto De Ketelaere e Lookman mentre Pasalic ha avvicendato lo squalificato Ederson, sulle fasce Bellanova e Zappacosta, dietro conferma del trio Djimsiti-Hien-Kolasinac.

Il primo tempo è scivolato via senza grandi emozioni: un tiro di Kean in apertura, le proteste viola per una spinta di Zappacosta sul centravanti, una chiusura di Ranieri su Lookman, un tentativo di Retegui finito a lato, tanta battaglia in mezzo al campo e nessun vero intervento da parte dei due portieri.
L'equilibrio si è rotto solo nel finale di tempo quando Hien ha perso palla e Kean ne ha approfittato lanciandosi da solo e trafiggendo Carnesecchi con un preciso diagonale di destro facendo esplodere di gioia i tifosi di casa, fra i quali il presidente Commisso arrivato in mattinata.

Nella ripresa l'Atalanta ha provato a reagire ma è stata la Fiorentina ad andare ancora vicina al gol con Gudmundsson e poco dopo con Fagioli. Così Gasperini ha ridisegnato l'attacco togliendo Lookman e Retegui, non la loro giornata migliore, per inserire Samardzic e Maldini, e mandando De Ketelaere a fare il centravanti (suo l'unico affondo).

I viola però erano sempre pericolosi in ripartenza e Kean sfiorava la doppietta. Uscendo De Ketelaere toccava a Maldini fare la prima punta, ma la Fiorentina impegnava Carnesecchi con Ranieri imbeccato da Beltran appena entrato al posto di Gumdundsson e riusciva a difendere il prezioso vantaggio, festeggiato alla fine con i propri sostenitori.
Per la Dea una caduta che rischia di avere non poche conseguenze.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies