Secondo i dati della Camera di Commercio di Firenze riportati questa mattina da La Nazione tra il 2020 e il 2024 a Firenze è diminuito il numero die brevetti depositati, una tendenza tutto sommato in linea con quella nazionale e regionale.
Se nel 2020, scrive il quotidiano, i brevetti depositati in città erano stati 564, nel 2021 il numero è sceso a 472, proseguendo la flessione a 405 nel 2022 e 2023 per attestarsi infine a 399 nel 2024.
Un trend che, come detto, segue l’andamento nazionale (da quasi 55mila brevetti depositati nel 2020 a poco più di 33mila nel 2024) e regionale (dai 972 del 2020 si è passati ai 698 del 2024).
Il calo si spiega sia con le oggettive difficoltà economiche che pandemia e crisi energetica hanno causato sia nell’evoluzione della normativa europea sui brevetti con l’introduzione del brevetto europeo con effetto unitario, che ha snellito molto la procedura di registrazione dei brevetti estendendo simultaneamente la protezione intellettuale a tutti i paesi dell’Unione senza bisogno di registrare il brevetto in ogni Paese.
Il presidente della Camera di Commercio Massimo Manetti ha commentato: “Bisogna tutelare e valorizzare le idee e la creatività che da sempre caratterizzano Firenze”.
Per continuare a rappresentare un polo di vivacità ed innovazione è però necessaria la continua formazione: “Abbiamo per questo lanciato un servizio di consulenza personalizzata e un programma di seminari specialistici, per contribuire a sensibilizzare le imprese sull’importanza della proprietà intellettuale” aggiunge il segretario generale Giuseppe Salvini.
Se nel 2020, scrive il quotidiano, i brevetti depositati in città erano stati 564, nel 2021 il numero è sceso a 472, proseguendo la flessione a 405 nel 2022 e 2023 per attestarsi infine a 399 nel 2024.
Un trend che, come detto, segue l’andamento nazionale (da quasi 55mila brevetti depositati nel 2020 a poco più di 33mila nel 2024) e regionale (dai 972 del 2020 si è passati ai 698 del 2024).
Il calo si spiega sia con le oggettive difficoltà economiche che pandemia e crisi energetica hanno causato sia nell’evoluzione della normativa europea sui brevetti con l’introduzione del brevetto europeo con effetto unitario, che ha snellito molto la procedura di registrazione dei brevetti estendendo simultaneamente la protezione intellettuale a tutti i paesi dell’Unione senza bisogno di registrare il brevetto in ogni Paese.
Il presidente della Camera di Commercio Massimo Manetti ha commentato: “Bisogna tutelare e valorizzare le idee e la creatività che da sempre caratterizzano Firenze”.
Per continuare a rappresentare un polo di vivacità ed innovazione è però necessaria la continua formazione: “Abbiamo per questo lanciato un servizio di consulenza personalizzata e un programma di seminari specialistici, per contribuire a sensibilizzare le imprese sull’importanza della proprietà intellettuale” aggiunge il segretario generale Giuseppe Salvini.
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