Il festival dedicato al Medioriente e al delicato momento che attaversa

'Ecologies of resistance' è il tema della nuova edizione di Middle East Now, festival di cinema, arte e cultura dal Mediorente che torna a Firenze dal 15 al 20 ottobre. Oltre 35 titoli in anteprima per un programma, ancora in via di definizione, che prevede anche talk, eventi, mostre e presentazioni.
    
A un anno dall'inizio della guerra la Palestina tornerà ad avere un importante spazio di approfondimento. Il regista e attore Mohammad Bakri sarà ospite speciale del festival per presentare il suo nuovo film "Jenin, Jenin 2024" e per una conversazione con il pubblico.

A Firenze arriverà "No Other Land" di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor, documentario acclamato al festival di Berlino, dove ha vinto il premio Miglior documentario e il Premio del pubblico, che cattura la realtà straziante dell'occupazione a Masafer Yatta, villaggio a sud di Hebron, attraverso l'improbabile amicizia tra un giovane attivista palestinese e giornalista israeliano Yuval, che si unisce alla sua lotta.

E poi il lungometraggio "To a Land Unknown" di Mahdi Fleifel, che ha debuttato a Cannes e nello spirito di "Ladri di Biciclette" racconta la vicenda dei cugini Chatila e Reda, cresciuti in un campo profughi palestinese in Libano e ora bloccati in un quartiere di Atene.

E poi "From Ground Zero" dà voce alla Striscia di Gaza, film collettivo in 22 episodi, ideati, scritti e diretti da altrettanti giovani autori palestinesi, chiamati a trovare uno sguardo personale per raccontare l'orrore quotidiano della guerra e il bisogno di ritrovare una speranza.

Spazio poi a Nöl collective, progetto interdisciplinare di moda con una forte connotazione etica e sociale, che nasce in Palestina e reinterpreta la tradizione in chiave totalmente contemporanea. Il festival vuol riflettere su crisi climatica e guerra e propone attraverso proiezioni ed eventi un viaggio in Afghanistan, Giordania, Libano, Iran, Palestina, Iraq, Siria, Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Sudan. 
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