L’azienda ha chiuso il 2024 con ricavi in crescita e utile importante, ma la situazione non è del tutto positiva

La Nazione questa mattina riporta che il bilancio consuntivo di Firenze Parcheggi, la partecipata dal Comune di Firenze che in città gestisce oltre seimila posti distribuiti in diverse strutture, si è chiuso con risultati più che soddisfacenti.

L’utile ha raggiunto e superato quota tre milioni di euro e i ricavi sono cresciuti del cinque per cento rispetto all’anno precedente, segnano un +700mila. In questo modo, le perdite accumulate dalla società nel 2020 sono state smaltite e il patrimonio netto è cresciuto.

Merito, questo, di un aumento degli accessi alle strutture gestite dalla società.

Ma se i conti sono in ordine e l’attività e globalmente positiva, analizzando le voci del bilancio e soprattutto le singole situazioni dei parcheggi emergono alcune situazioni chiaroscurali.

A cominciare, scrive La Nazione, dal canone che Firenze Parcheggi deve versare a Firenze Mobilità per l’uso dei parcheggi della Fortezza e di Piazza Alberti, 810 posti auto totali e un costo di 862mila euro il primo e 748mila il secondo, quasi la metà del totale pagato dalla società per l’uso dei parcheggi (ci sono anche piazza Beccaria, Binario 16 e San Lorenzo).

Risultati molto positivi sono stati raggiunti dai parcheggi del Parterre, di Careggi e della Calza, e dei già citati Beccaria, San Lorenzo e Binario 16, ma a fare la parte del leone nelle “buone notizie” per il bilancio della società sono i posti auto di Santa Maria Novella e di Sant’Ambrogio,. Risultano invece in negativo il parcheggio vicino al palazzo di Giustizia, a Porta al Prato e, sebbene di poco, quello di viale Giannotti.


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