La Nazione questa mattina riporta che il bilancio consuntivo di Firenze Parcheggi, la partecipata dal Comune di Firenze che in città gestisce oltre seimila posti distribuiti in diverse strutture, si è chiuso con risultati più che soddisfacenti.
L’utile ha raggiunto e superato quota tre milioni di euro e i ricavi sono cresciuti del cinque per cento rispetto all’anno precedente, segnano un +700mila. In questo modo, le perdite accumulate dalla società nel 2020 sono state smaltite e il patrimonio netto è cresciuto.
Merito, questo, di un aumento degli accessi alle strutture gestite dalla società.
Ma se i conti sono in ordine e l’attività e globalmente positiva, analizzando le voci del bilancio e soprattutto le singole situazioni dei parcheggi emergono alcune situazioni chiaroscurali.
A cominciare, scrive La Nazione, dal canone che Firenze Parcheggi deve versare a Firenze Mobilità per l’uso dei parcheggi della Fortezza e di Piazza Alberti, 810 posti auto totali e un costo di 862mila euro il primo e 748mila il secondo, quasi la metà del totale pagato dalla società per l’uso dei parcheggi (ci sono anche piazza Beccaria, Binario 16 e San Lorenzo).
Risultati molto positivi sono stati raggiunti dai parcheggi del Parterre, di Careggi e della Calza, e dei già citati Beccaria, San Lorenzo e Binario 16, ma a fare la parte del leone nelle “buone notizie” per il bilancio della società sono i posti auto di Santa Maria Novella e di Sant’Ambrogio,. Risultano invece in negativo il parcheggio vicino al palazzo di Giustizia, a Porta al Prato e, sebbene di poco, quello di viale Giannotti.
L’utile ha raggiunto e superato quota tre milioni di euro e i ricavi sono cresciuti del cinque per cento rispetto all’anno precedente, segnano un +700mila. In questo modo, le perdite accumulate dalla società nel 2020 sono state smaltite e il patrimonio netto è cresciuto.
Merito, questo, di un aumento degli accessi alle strutture gestite dalla società.
Ma se i conti sono in ordine e l’attività e globalmente positiva, analizzando le voci del bilancio e soprattutto le singole situazioni dei parcheggi emergono alcune situazioni chiaroscurali.
A cominciare, scrive La Nazione, dal canone che Firenze Parcheggi deve versare a Firenze Mobilità per l’uso dei parcheggi della Fortezza e di Piazza Alberti, 810 posti auto totali e un costo di 862mila euro il primo e 748mila il secondo, quasi la metà del totale pagato dalla società per l’uso dei parcheggi (ci sono anche piazza Beccaria, Binario 16 e San Lorenzo).
Risultati molto positivi sono stati raggiunti dai parcheggi del Parterre, di Careggi e della Calza, e dei già citati Beccaria, San Lorenzo e Binario 16, ma a fare la parte del leone nelle “buone notizie” per il bilancio della società sono i posti auto di Santa Maria Novella e di Sant’Ambrogio,. Risultano invece in negativo il parcheggio vicino al palazzo di Giustizia, a Porta al Prato e, sebbene di poco, quello di viale Giannotti.
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