La Nazione questa mattina si sofferma su quello che per la città di Firenze (come per molte altre città a forte vocazione turistica) rischia di essere una delle conseguenze più pesanti dell’incertezza sulla scena internazionale: le disdette dei turisti americani.
Spiega infatti il quotidiano che il trend va verso la diminuzione delle presenze dagli States, e se maggio è stato un mese tutto sommato positivo, giugno era sì partito bene ma poi, complice la deflagrazione del conflitto in Iran, i turisti americani hanno cominciato a disdire le proprie prenotazioni, come osservano Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Confcommercio, e Monica Rocchini, presidente di Assohotel Confesercenti Firenze.
La diminuzione dei turisti americani, spiega il quotidiano riprendendo le parole della categoria, è iniziata già qualche mese fa, con l’inizio della guerra commerciale lanciata da Donald Trump verso il resto del mondo, ma la l’intervento americano nei bombardamenti in Iran e l’acuirsi delle tensioni internazionali ha portato moltissimi turisti americani a disdire le proprie vacanze a Firenze, con un impatto notevole sull’economia cittadina che non riguarda solo il settore alberghiero, ma che, inevitabilmente, si ripercuote anche sulla ristorazione, l’artigianato, il comparto museale.
Spiega infatti il quotidiano che il trend va verso la diminuzione delle presenze dagli States, e se maggio è stato un mese tutto sommato positivo, giugno era sì partito bene ma poi, complice la deflagrazione del conflitto in Iran, i turisti americani hanno cominciato a disdire le proprie prenotazioni, come osservano Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Confcommercio, e Monica Rocchini, presidente di Assohotel Confesercenti Firenze.
La diminuzione dei turisti americani, spiega il quotidiano riprendendo le parole della categoria, è iniziata già qualche mese fa, con l’inizio della guerra commerciale lanciata da Donald Trump verso il resto del mondo, ma la l’intervento americano nei bombardamenti in Iran e l’acuirsi delle tensioni internazionali ha portato moltissimi turisti americani a disdire le proprie vacanze a Firenze, con un impatto notevole sull’economia cittadina che non riguarda solo il settore alberghiero, ma che, inevitabilmente, si ripercuote anche sulla ristorazione, l’artigianato, il comparto museale.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies