Lo ha detto l'assessora Benedetta Albanese oggi in Consiglio comunale, citando anche lo ius scholae

"La scuola è plurale e unica. Dei 27.768 studenti, dalla scuola dell'infanzia fino alle medie che frequentano gli istituti di Firenze, 22.061 sono italiani e 5.707 stranieri, ovvero il 20,5%. E questi 5.707 bambini, in nulla differenti rispetto a tutti gli altri, sono la misura di una legge mancante che crea un'iniquità che dobbiamo denunciare". Lo ha dichiarato l'assessora all'educazione del Comune di Firenze Benedetta Albanese, intervenendo in Consiglio comunale. Albanese ha fatto riferimento allo ius scholae.
    
"Nelle nostre aule - ha aggiunto - ci sono ragazzi e bambini che imparano e crescono insieme. In nulla sono differenti e in nulla dovrebbero essere differenziati ma questa distinzione non si ritrova in classe, nei progetti formativi o nel confronto grazie al quale i bambini diventano insieme una comunità. Purtroppo, però, si ritrova in qualcosa che manca.

La scuola, infatti, ci racconta che la pluralità esiste: è già un fatto che non siamo ancora in grado di raccogliere, di tradurre in atti. Parlo della classe politica dirigente che, ad oggi, ancora non ha portato avanti la possibilità di rendere cittadini tutti quei bambini che sono già compagni di classe, che parlano la stessa lingua, fanno lo stesso sport, studiano le stesse materie e che un domani saranno compagni o colleghi di lavoro, ma con diritti differenti. E questo è inaccettabile.

Perciò non ci può essere l'incapacità di non riconoscere, in atti, una legge che traduca in realtà quello che di fatto viene vissuto ogni giorno. Per questo l'intenzione della sindaca Sara Funaro e della nostra amministrazione è quella di dare a questi bimbi la cittadinanza onoraria come un primo passo politico per tradurre e disegnare una realtà democratica, fatta di diritti, tale e quale a quella che la scuola ci insegna e ci racconta".

Durante l'intervento Albanese ha ricordato l'investimento di 49,1 milioni in servizi scolastici, di cui 4,4 milioni per le scuole dell'infanzia, di 10,8 milioni per i nidi, di 16,5 milioni per la refezione scolastica e di oltre 8,5 milioni per il sostegno alla disabilità. A questi importi si aggiungono gli investimenti in termini di cantieri ed edilizia scolastica per 90 milioni di euro per manutenzioni, sicurezza e nuove edificazioni scolastiche. 
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