"L'intelligenza artificiale sostituirà i meteorologi?": è questo il titolo del workshop nazionale che si è tenuto oggi a Firenze, organizzato dalla sezione professionisti di Aisam (Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia), dal Consorzio Lamma e dall'Agenzia ItaliaMeteo. Con una risposta comune: l'Ai non sostituirà gli uomini e le donne, ma li aiuterà ad effettuare previsioni sempre più accurate.
"La modellistica deterministica tradizionale ci aiuta molto rispetto anche solo a 10 anni fa - ha detto Barbara Turato, membro del direttivo di Aisam - ma l'auspicio è che l'intelligenza artificiale possa dirci qualcosa di più, quel quid che ci manca ancora per gli eventi intensi, per gli eventi estremi che sono sempre più frequenti: quindi che non sostituisca gli esseri umani, ma che diventi uno strumento importante".
Per Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, "l'importante è capirne le potenzialità, i risultati a cui ci può far arrivare", ma "l'uomo alla fine è sempre quello che deve interpretare le informazioni che gli può dare anche uno strumento come questo, e soprattutto comunicarle all'esterno, perché secondo me l'elemento essenziale ancora è comunicare questa informazione e comunicarla bene, non solo al cittadino, ma anche a tutto il sistema della Protezione Civile".
Secondo quanto emerso al workshop, l'economicità computazionale dell'Ai apre grandi prospettive nelle applicazioni con i sistemi di ensemble dove si fanno più simulazioni modellistiche contemporaneamente. Ad esempio, Google DeepMind dichiara di riuscire a produrre una previsione a scala globale a circa 30 km di risoluzione e per i successivi 10 giorni in meno di un minuto su un tipo di architettura di calcolo esplicitamente pensata per eseguire algoritmi di intelligenza artificiale. Se i calcoli sono molto più 'veloci' sarà possibile far girare molte più simulazioni, con beneficio ad esempio nell'accuratezza della previsione degli eventi estremi.
Per Monia Monni, assessore alla Protezione civile della Regione Toscana, "approfondire il tema con esperti di livello nazionale ed internazionale, meteorologi, matematici, ricercatori, è sicuramente un modo intelligente per conoscere, capire e prepararsi alle novità future ed imparare ad applicarle al meglio".
"La modellistica deterministica tradizionale ci aiuta molto rispetto anche solo a 10 anni fa - ha detto Barbara Turato, membro del direttivo di Aisam - ma l'auspicio è che l'intelligenza artificiale possa dirci qualcosa di più, quel quid che ci manca ancora per gli eventi intensi, per gli eventi estremi che sono sempre più frequenti: quindi che non sostituisca gli esseri umani, ma che diventi uno strumento importante".
Per Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma, "l'importante è capirne le potenzialità, i risultati a cui ci può far arrivare", ma "l'uomo alla fine è sempre quello che deve interpretare le informazioni che gli può dare anche uno strumento come questo, e soprattutto comunicarle all'esterno, perché secondo me l'elemento essenziale ancora è comunicare questa informazione e comunicarla bene, non solo al cittadino, ma anche a tutto il sistema della Protezione Civile".
Secondo quanto emerso al workshop, l'economicità computazionale dell'Ai apre grandi prospettive nelle applicazioni con i sistemi di ensemble dove si fanno più simulazioni modellistiche contemporaneamente. Ad esempio, Google DeepMind dichiara di riuscire a produrre una previsione a scala globale a circa 30 km di risoluzione e per i successivi 10 giorni in meno di un minuto su un tipo di architettura di calcolo esplicitamente pensata per eseguire algoritmi di intelligenza artificiale. Se i calcoli sono molto più 'veloci' sarà possibile far girare molte più simulazioni, con beneficio ad esempio nell'accuratezza della previsione degli eventi estremi.
Per Monia Monni, assessore alla Protezione civile della Regione Toscana, "approfondire il tema con esperti di livello nazionale ed internazionale, meteorologi, matematici, ricercatori, è sicuramente un modo intelligente per conoscere, capire e prepararsi alle novità future ed imparare ad applicarle al meglio".
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