“Era qualche giorno che avevo qualche bruciore di stomaco ma non gli davo importanza, anche perché con gli allenamenti finisci alle dieci di sera; quindi, non mangi bene ma vai a prendere una pizza e spesso ‘non leggera’, e questo bruciore di stomaco non passava come se non digerivo. Io non davo importanza ai sintomi, se poi ci mettiamo anche il fumare credevo che fosse tutto per uno stile di vita ‘non regolare’. Poi giovedì, quando questo dolore mi è venuto fuori molto forte è stato tutto devastante. Speravo che, come nei giorni precedenti, che mi sarebbe passato, invece no. Non ho mai perso conoscenza, minuto dopo minuto iniziavo a sudare freddo, problemi alle braccia, le gambe iniziavo a cedere. Ero in casa, da solo, e dopo mezz’ora che c’era questo forte dolore, come cento coltelli dentro il petto, sono andato dalla vicina di casa e ho chiesto di chiamare la guardia medica, perché mi ‘vergognavo’ un po’ a chiamare l'ambulanza. Visto quello che mi è successo, però, dico a tutti chiamate subito l’ambulanza. Più passava il tempo più iniziavo a pensare che c’era qualcosa di brutto. Per l’appunto la guardia medica entrava alle 20 e quindi abbiamo chiamato l’ambulanza. Una volta arrivata a sirene spiegate sapevano già cosa stesse succedendo perché avvertita dalla mia vicina. Mi hanno subito fatto l’elettrocardiogramma e mi hanno detto che saremmo subito andati all’ospedale perché ero in procinto di un infarto. Mi hanno fatto la flebo per alleviare il dolore e per l’appunto il dolore mi è passato anche perché la flebo è riuscita anche ad aprire le arterie e il cuore, come poi mi hanno spiegato all’ospedale, non è stato intaccato e ha ricominciato a pompare normalmente. Ho fatto un intervento per pulire bene un’arteria e un’altra la farò nei prossimi giorni per pulire bene anche l’altra. Il dottore mi ha spiegato che ho avuto un principio di infarto ma non è stato intacco niente. Naturalmente adesso mi hanno vietato di fumare, non bere alcolici e camminare tutte le mattine. Sono all’ospedale di Lavagna, a Genova, e dottori e infermieri mi stanno trattando come un signore e voglio ringraziarli tutti. Qui ci sono diversi tifosi della Sampdoria, anche il capo dei tifosi. Ho avute visite e devo ringraziare tutti. Ho 400 messaggi su Whatsapp e non ho ancora risposto a nessuno. Ho ricevuto tantissimi messaggi da tutta Italia, dai tifosi e amici della Fiorentina che si sono preoccupati e li voglio ringraziare. Mi hanno chiamato gli ex compagni di calcio, Lorenzo Amoruso, Gilardino, il figlio di Gaucci, De Rossi. Grazie, grazie di cuore a tutti, mi ha fatto enormemente piacere. Ringrazio i miei ex colleghi ma soprattutto la gente del popolo perché io sono uno del popolo. Spero mercoledì mattina di uscire dall’ospedale. Ci vediamo lunedì prossimo in radio”. Così Francesco Flachi, in diretta ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno, raccontare la sua disavventura e rassicurare tutti sulle sue condizioni di salute.
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