C'è attesa per conoscere i dettagli del piano casa nazionale. Ancora un richiamo delle istituzioni territoriali al Governo a battere un colpo sull'emergenza casa, in particolare sui nodi dell'edilizia residenziale pubblica, degli studentad e dei fondi per l'affitto in teoria al centro del piano nazionale previsto nella manovra finanziaria.
Ma a rispondere, questa volta, sono le fondazioni e gli end pubblico-privati, pronti a dare una mano per supplire all'ormai cronica carenze di risorse e progetti nazionali sul tema. A poche ore dall'approvazione dell'ultimo pezzo del Piano operativo comunale e con il forum internazionale del turismo alle porte il tema dell'abitare resta al centro del dibattito fiorentino, rilanciato anche dalla discussione a Urbanpromo, la kermesse nazionale degli urbanisti sullo sviluppo della città. Con Palazzo Vecchio e Regione Toscana a chiedere una presa in carico statale del problema, anche alla luce delle indicazioni degli urbanisti, secondo cui le priorità sono più autonomia locale sulla fiscalità urbanistica, nuove regole per edilizia sociale, la previsione di un fondo specifico e il ripristino dei contributi tagliati. Incassando l'apertura della Fondazione Cr Firenze, disponibile a contribuire economicamente al piano casa comunale e le rassicurazioni di Cdp Real Asset (società di gestione immobiliare di Cassa depositi e prestiti), sul programma di interventi sul territorio regionale.
«Stiamo portando avanti un piano casa ambizioso: il mio auspicio è che si possa arrivare un'interlocuzione col Governo che metta in campo misure realmente efficaci. Ad oggi gli enti locali stanno dando risposte in mancanza di risposte dal Governo», torna ad incalzare la sindaca, Sara Funaro, all'inaugurazione di Urbanpromo.
«I costi abitativi gravano per oltre il 40% del reddito sul 4% delle famiglie toscane. Si tratta di una soglia che segna il rischio di disagio e di impoverimento e sono numeri che la Regione non può sostenere da sola, serve un impegno reale del Governo», gli fa eco, poche ore dopo, l'assessora regionale alle Politiche sociali, Serena Spinelli, ricordando i milioni di euro investiti dalla Regione negli ultimi tre anni per la ristrutturazione degli alloggi popolari. «Oggi a Firenze ci troviamo ad affrontare un aumento del 250% degli sfratti e cresce costantemente il numero di case all'asta».
Numeri e prospettive a cui il presidente della Fondazione Cr, Bernabò Bocca, non resta indifferente: «Sostegno? Assolutamente, bisognerà poi capire bene i dettagli anche del piano casa nazionale. Non appena avremo chiara la situazione sul piano casa, sicuramente ci agganceremo anche a questo comunale».
E l'amministratore delegato di Real Asset, Giancarlo Scotti, snocciola i dati dell'impegno in Toscana, dove attualmente Cdp è il principale investitore nel Fondo housing regionale: «È in fase di attuazione un programma di 26 iniziative di social housing per complessivi 1.270 alloggi sociali, ubicate nelle province di Firenze, Prato, Livorno, Pisa, Pistoia. E sullo student housing siamo impegnati nella creazione di nuovi posti letto con un cantiere a Pisa».
Ma a rispondere, questa volta, sono le fondazioni e gli end pubblico-privati, pronti a dare una mano per supplire all'ormai cronica carenze di risorse e progetti nazionali sul tema. A poche ore dall'approvazione dell'ultimo pezzo del Piano operativo comunale e con il forum internazionale del turismo alle porte il tema dell'abitare resta al centro del dibattito fiorentino, rilanciato anche dalla discussione a Urbanpromo, la kermesse nazionale degli urbanisti sullo sviluppo della città. Con Palazzo Vecchio e Regione Toscana a chiedere una presa in carico statale del problema, anche alla luce delle indicazioni degli urbanisti, secondo cui le priorità sono più autonomia locale sulla fiscalità urbanistica, nuove regole per edilizia sociale, la previsione di un fondo specifico e il ripristino dei contributi tagliati. Incassando l'apertura della Fondazione Cr Firenze, disponibile a contribuire economicamente al piano casa comunale e le rassicurazioni di Cdp Real Asset (società di gestione immobiliare di Cassa depositi e prestiti), sul programma di interventi sul territorio regionale.
«Stiamo portando avanti un piano casa ambizioso: il mio auspicio è che si possa arrivare un'interlocuzione col Governo che metta in campo misure realmente efficaci. Ad oggi gli enti locali stanno dando risposte in mancanza di risposte dal Governo», torna ad incalzare la sindaca, Sara Funaro, all'inaugurazione di Urbanpromo.
«I costi abitativi gravano per oltre il 40% del reddito sul 4% delle famiglie toscane. Si tratta di una soglia che segna il rischio di disagio e di impoverimento e sono numeri che la Regione non può sostenere da sola, serve un impegno reale del Governo», gli fa eco, poche ore dopo, l'assessora regionale alle Politiche sociali, Serena Spinelli, ricordando i milioni di euro investiti dalla Regione negli ultimi tre anni per la ristrutturazione degli alloggi popolari. «Oggi a Firenze ci troviamo ad affrontare un aumento del 250% degli sfratti e cresce costantemente il numero di case all'asta».
Numeri e prospettive a cui il presidente della Fondazione Cr, Bernabò Bocca, non resta indifferente: «Sostegno? Assolutamente, bisognerà poi capire bene i dettagli anche del piano casa nazionale. Non appena avremo chiara la situazione sul piano casa, sicuramente ci agganceremo anche a questo comunale».
E l'amministratore delegato di Real Asset, Giancarlo Scotti, snocciola i dati dell'impegno in Toscana, dove attualmente Cdp è il principale investitore nel Fondo housing regionale: «È in fase di attuazione un programma di 26 iniziative di social housing per complessivi 1.270 alloggi sociali, ubicate nelle province di Firenze, Prato, Livorno, Pisa, Pistoia. E sullo student housing siamo impegnati nella creazione di nuovi posti letto con un cantiere a Pisa».
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