Le parole dell'arcivescovo di Firenze, che oggi ha preso parte alle esequie del Santo Padre

"La celebrazione delle esequie di Papa Francesco è stato un momento molto emozionante, di preghiera con la partecipazione di tantissimi vescovi arrivati da tutte le parti del mondo", "a tutti noi, nel custodire la Sua memoria, spetta un impegno concreto per la pace" e "infine posso dire che ho avuto un po' l'impressione che quella di oggi fosse quasi una prova generale per un Concilio".

Così un pensiero dell'Arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, al termine delle esequie di Papa Francesco, affidato a una nota diffusa dalla arcidiocesi fiorentina.     

Per Gambelli "ci stiamo preparando all'Assemblea ecclesiale del 2028 e questo ci predispone anche ad un nuovo Concilio che potrebbe essere davvero un momento prezioso e importante per vivere veramente una più grande fedeltà al Vangelo, che è quello che Papa Francesco ci ha insegnato in tutti questi anni".

"Mi hanno colpito e voglio ricordare in particolare le parole dell'omelia del cardinale Giovanni Battista Re che ha sottolineato come la Misericordia sia stata al centro del Magistero di Papa Francesco, cuore pulsante del Vangelo - ha anche affermato l'arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli - E ancora il suo essersi speso per il dialogo interreligioso con il viaggio negli Emirati Arabi Uniti e la firma del documento sulla 'Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune' o il suo viaggio in Iraq. Le parole del Papa per invocare la pace sono state sempre molto forti, diceva che la guerra lascia sempre il mondo peggiore rispetto a prima, che le guerre sono sempre una sconfitta."

Al funerale in piazza San Pietro per l'arcidiocesi di Firenze hanno partecipato anche il cardinale Giuseppe Betori e il cardinale Ernest Simoni. "Ieri - ha aggiunto l'Arcivescovo Gambelli - siamo arrivati nel pomeriggio nella Basilica di San Pietro insieme al cardinale Ernest Simoni per pregare e rendere omaggio a Papa Francesco. Qui abbiamo incontrato il presidente della Repubblica Albanese, accompagnato da una delegazione interreligiosa, c'erano l'Arcivescovo di Tirana, i leader delle chiese orientali e l'imam di Tirana. È stato un momento intenso: anche da questa partecipazione si vedono i frutti del Magistero del Papa, la sua capacità di favorire il dialogo con tutti".
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