Parla l'allora assessore allo sport, che si spese in prima persona per salvare la società gigliata

Eugenio Giani ha parlato ai microfoni di Radio Bruno dove ha ricordato i concitati giorni del fallimento della Fiorentina e della rinascita come Florentia Viola:

“Fu un momento drammatico. Ma fu anche una storia che ha avuto un lieto fine. Allora avevo la percezione di ciò che accadeva. Vi erano già stati diversi casi di fallimenti. E poi spesso le società avevano avuto grandi difficoltà a rialzarsi. Pensate al Palermo o al Pisa. La Fiorentina sarebbe stata condannata a ripartire dai dilettanti. CI sarebbero voluti oltre 10 anni per tornare in cima. In quei giorni mi ero prodigato per capire se Cecchi Gori avesse potuto farsi accreditare da una banca per pagare gli stipendi e bloccare il processo. Il 31 luglio telefonò e disse che non c’era più nessuno disposto a farlo. Capimmo di doverci inventare qualcosa e studiammo per tutta la notte il codice sportivo. E capimmo che era possibile separare in casi particolari il titolo giuridico e quello sportivo di una società sportiva. E noi decidemmo di fondare una società nuova. Illustrammo il nostro progetto e i rappresentati delle più grandi squadre italiane ci hanno subito dato il loro appoggio.  E riuscimmo a ripartire dai professionisti, in C2. “A Firenze muore il calcio”, scrivevano i giornali al mattino. Per fortuna così non è stato. Costituimmo rapidamente questa società e in quei dieci giorni sviluppammo tutto l’iter che ci vide individuare la famiglia Della Valle come quella che forniva il capitale sociale più elevato. “

 

IL NOME FLORENTIA VIOLA –L’idea fu mia. Ero assessore allo sport. E l’ispirazione mi è venuto dalla Rari Nantes Florentia, squadra che fece due volte la finale scudetto in quegli anni. Inizialmente l’avevamo chiamata Fiorentina 1926 Florentia. Ma venimmo subissati dai decreti ingiuntivi dei creditori, che leggendo “Fiorentina” ipotizzavano una continuità. Quindi gli avvocati ci consigliarono di lasciare solo il nome “Florentia”. Poi i Della Valle comprarono per poco più di 300mila euro la possibilità di utilizzo dell’attuale nome.”

 

QUESTIONE STADIO – “Io penso che Funaro abbia tutte le caratteristiche per riportare un rapporto di dialogo con la Fiorentina. Vanno trovate delle soluzioni. Lo stadio rappresenta tanto per la storia di Firenze.”

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