"A Sanremo abbiamo visto molta Toscana". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, presente sabato scorso fra il pubblico della serata finale del Festival.
"Questa Toscana - ha detto - si è rivelata in una conduzione, riconosciuta da tutti, di grande successo da parte di un toscano doc come il nostro Carlo Conti. Lo ringrazio pubblicamente di aver fatto gli elogi all'ospedale di Careggi, in questo caso per la vicenda di Edoardo Bove. A cento anni dalla sua inaugurazione Careggi è l'ospedale migliore del 2024, riconosciuto da Agenas".
Oltre la conduzione, ha aggiunto Giani, "è incredibile vedere Lucio Corsi arrivato secondo per pochissimi voti, ma al di là di essere primo o secondo, noi abbiamo proiettato sulla scena nazionale un talento che nasce, che vive e che si è formato a Castiglione della Pescaia".
Inoltre, ha sottolineato il governatore, "a noi poi è stato fortemente legato quel Simone Cristicchi che è arrivato quinto ma che ha vinto per quella che è l'opinione dei direttori di orchestra, ovvero di chi se ne intende, e con quella canzone sul fine vita della mamma malata di Alzheimer ha risvegliato la sensibilità e le coscienze di tutti noi, come lo ha fatto quando ci canta dei minatori di Santa Fiora sull'Amiata o di tante testimonianze della nostra Toscana".
"Questa Toscana - ha detto - si è rivelata in una conduzione, riconosciuta da tutti, di grande successo da parte di un toscano doc come il nostro Carlo Conti. Lo ringrazio pubblicamente di aver fatto gli elogi all'ospedale di Careggi, in questo caso per la vicenda di Edoardo Bove. A cento anni dalla sua inaugurazione Careggi è l'ospedale migliore del 2024, riconosciuto da Agenas".
Oltre la conduzione, ha aggiunto Giani, "è incredibile vedere Lucio Corsi arrivato secondo per pochissimi voti, ma al di là di essere primo o secondo, noi abbiamo proiettato sulla scena nazionale un talento che nasce, che vive e che si è formato a Castiglione della Pescaia".
Inoltre, ha sottolineato il governatore, "a noi poi è stato fortemente legato quel Simone Cristicchi che è arrivato quinto ma che ha vinto per quella che è l'opinione dei direttori di orchestra, ovvero di chi se ne intende, e con quella canzone sul fine vita della mamma malata di Alzheimer ha risvegliato la sensibilità e le coscienze di tutti noi, come lo ha fatto quando ci canta dei minatori di Santa Fiora sull'Amiata o di tante testimonianze della nostra Toscana".
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