'No ad un terminal fiorentino megagalattico' ha detto il Presidente di Regione

"Ho accettato con favore l'impostazione che, anche rispondendo alle prescrizioni, sta portando Toscana Aeroporti a fare della sobrietà l'elemento fondamentale per la costruzione del nuovo progetto" dello scalo di Firenze.

Lo
sottolinea il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un'iniziativa a palazzo Strozzi Sacrati, dove spiega: "Conseguentemente, non una megagalattica stazione aeroportuale, con addirittura le viti piantate sul tetto. Meglio fare una cosa normale: l'operazione dell'aeroporto non la facciamo per un'opera 'grandeur', ma perché siamo convinti che con la pista semideclinata rispetto all'autostrada raggiungiamo maggiori condizioni ambientali e di sicurezza".
   
E qui il governatore si sofferma anche su una delle opere di
contorno, una volta che il progetto avrà ottenuto il semaforo verde: il tratto di tunnel, sotto la pista, della strada che collega Sesto Fiorentino con l'Osmannoro. Quella via, osserva, con 'il vecchio' progetto e la pista parallela all'autostrada "si allungava di 1,5-2 chilometri, perché stava in superficie e doveva passare davanti alla pista.
In questo caso invece, così
come gran parte degli aeroporti europei, è previsto un tunnel di passaggio sotto la pista declinata. Peraltro con le prescrizioni, avendo alzato il battente idraulico, il tunnel sarà anche più semplificato: si dovrà scavare di meno, visto che la pista verrà tirata su per non avere interferenze con l'acqua".
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