Esposizione fotografica a Palazzo Strozzi Sacrati

Un viaggio tra il Giappone del passato e quello del futuro attraverso ventiquattro scatti che mettono al centro la figura umana. È "Ri-volti ad Oriente", la mostra fotografica inaugurata nel giardino interno di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Giunta regionale. Autore degli scatti è Stefano Lepore. La mostra è curata da Maria Anna di Pede e organizzata dal Centro Studi Sauro Cavallini con il patrocinio della Regione Toscana e del consolato onorario del Giappone a Firenze. L'esposizione, ad ingresso gratuito su prenotazione, sarà visitabile fino al 13 luglio.
    
L'esposizione si inserisce nell'ambito delle iniziative in occasione del sessantesimo anniversario del gemellaggio tra Firenze e Kyoto, voluto dal sindaco di Firenze Giorgio La Pira e stipulato dal suo successore Lelio Lagorio il 22 settembre 1965. Paesaggi, architetture e soprattutto scene di vita quotidiana sono state immortalati da Lepore durante un viaggio in Giappone nell'autunno 2024. "Mi sono focalizzato sulle sfaccettature di un Paese estremamente complesso, concentrandomi in particolare sull'aspetto umano - spiega l'autore -. Ho ritratto la figura umana nel suo ambiente, evidenziando i sorrisi, gli occhi, i colori, insomma tutto quello che richiama alla sensibilità umana. Il Giappone è un Paese molto legato al passato ma sempre proiettato verso il futuro, un futuro che però è umano".

    
"Ri-volti ad Oriente è una mostra fotografica di particolare ascino, un viaggio che ci porta lontano e allo stesso tempo molto vicino, perché è un viaggio anche dentro di noi - commenta il presidente Eugenio Giani -. Ci sono paesaggi, architetture, segni di luce e ombra, scene di vita quotidiana e ognuna di queste opere pare un filo sottile che lega due continenti, due popoli, due civiltà molto diverse, ma che si sono reciprocamente cercate, alimentando occasioni di scoperta e dialogo. Non è un caso che questa mostra si inserisca nelle manifestazioni per l'anniversario del gemellaggio tra Firenze e Kyoto. Con la sua bellezza e originalità, rappresenta un ulteriore ponte di amicizia, per questo ringrazio tutti coloro che l'hanno ideata e organizzata".
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