Riccardo Penko “nel mondo del cinema, ogni dettaglio contribuisce a creare la magia che trasporta lo spettatore in un'altra realtà. I gioielli sono strumenti narrativi, capaci di raccontare la storia e il carattere di ciascun protagonista”

L’oreficeria artigiana fiorentina conquista Hollywood. E’ successo alla Bottega Orafa di Paolo Penko che ha creato i gioielli  del film “Conclave” diretto da Premio Oscar Edward Berger. La pellicola e già stata candidata a 6 Golden Globe e a 11 Critics Awards tra cui quello per i migliori costumi.

L’apprezzamento dell’ultima fatica di Berger non è dovuta solo alla storia avvincente, al cast stellare o alla regia che ti inchioda alla sedia, ma anche per l’attenzione meticolosa ai dettagli visivi, tra cui primeggiano i gioielli appositamente creati dalla Bottega Orafa di Paolo Penko.

Sono oltre 530 le creazioni realizzata per il film distribuito dalla Eagle Pictures, con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Lucian Masmati, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini.

Tutte i gioielli sono stati creati artigianalmente dalla Bottega Orafa di Paolo Penko che ha lavorato assieme alla costumista del film Lisy Christi che ha assicurato che le creazioni si integrassero perfettamente co i costumi e accentuando la profondità dei personaggi e arricchendo l'atmosfera del film.

E’ stato un lavoro realizzato in pochissimo tempo - racconta Riccardo Penko-. Più di 530 gioielli in meno di 3 mesi di lavoro giorno più giorno meno. C’è stato un mese di progettazione e poi meno di due mesi per consegnare tutti i gioielli a  Cinecittà. E’ stato un lavoro - continua Riccardo - che ci ha messo alla prova, ma che è stato bello perché essendo questo un film contemporaneo ci ha obbligato non solo a utilizzare le nostre conoscenze, il nostro background, la storia anche nell’arte sacra che noi nel quotidiano studiamo lavorando an che in questo ambito, ma ci ha obbligato ad avere anche uno sguardo a quella che è la visione del gioiello sacro oggi”.

La creazione di questi capolavori di è un omaggio alle tecniche tradizionali. Ogni pezzo ha una sua anima, una sua unicità e una sua autenticità.

La fusione a cera persa, il traforo, l’incisione e il penkato sono alcune delle tecniche impiegate nella creazione dei gioielli. Ogni gioiello è stato realizzato a mano, con un'attenzione al dettaglio che rende ciascun pezzo un gioiello a sé stante.

Com’è che oggi un gioiello contemporaneo - aggiunge Riccardo Penko - arte sacra può veicolare un messaggio, quindi attraverso questi gioielli che in qualche modo sono l’elemento distintivo dei vari personaggi, ogni personaggio racconta la sua storia.  130 cardinali provenienti da tutto il mondo e ciascuno doveva essere  raccontato attraverso i gioielli che indossava” e conclude “ nel mondo del cinema, ogni dettaglio contribuisce a creare la magia che trasporta lo spettatore in un'altra realtà. L'idea alla base del nostro lavoro è stata quella di utilizzare i gioielli non solo come accessori, ma come veri e propri strumenti narrativi, capaci di raccontare la storia e il carattere di ciascun protagonista’.

 

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