Che sia di prima mattina prima di andare a lavoro o che sia per leggere in orari più comodi durante la giornata, per tante persone la tappa in edicola per acquistare il giornali è fondamentale per tenersi informati.
Da qualche tempo, però, diverse edicole dell’area fiorentina sono alle prese con un problema non da poco per chi deve sistemare e preparare per la vendita durante la giornata, ovvero il fatto che i giornali vengono consegnati con un po’ di ritardo.
“Prima avevamo un distributore unico per il fiorentino, la ditta Giorgi che aveva sede a Firenze. Poi qualche anno fa a questa ditta se ne è unita un’altra, che dopo la chiusura della Giorgi è rimasta l’unica a servire sia Firenze che Prato, con le inevitabili conseguenze che le distanze comportano” spiega Simona Bianchini, titolare dell’edicola di piazza Mino a Fiesole.
Un’attività storica, spiega Simona, aperta dal 1908 e proseguita ininterrottamente fino ad oggi, tanto da essere premiata con una targa di riconoscimento da parte del Comune di Fiesole, ma, come tanti altri colleghi sul territorio, alle prese oggigiorno con il problema dei tempi di consegna.
“Per noi che lavoriamo a contatto con il pubblico ricevere presto i giornali e i periodici è molto importante, sia perché così abbiamo tempo per sistemarli e prepararli per la vendita ai clienti, sia perché tante persone o arrivano presto la mattina, magari mentre vanno a lavorare, oppure escono di casa appositamente per comprare il giornale e poi, anche a causa di questo caldo, non escono più” racconta.
“Il mio non è interesse solo economico, anche se chiaramente vendo giornali. Penso che le edicole siano un importante presidio di socialità, e questa situazione le mette un po’ in difficolta” aggiunge.
Per il momento, Simona si è confrontata anche con altri edicolanti della zona che hanno confermato lo stesso problema che sta riscontrando: “Il sindacato si sta confrontando con la società che gestisce la distribuzione per trovare una soluzione che possa andare incontro alle esigenze di tutti, perché capiamo che il territorio da rifornire è molto vasto. Per questo penso che l’approccio costruttivo sia l’atteggiamento giusto per portare avanti il dialogo”.
Condividi
Attiva i cookies