L’attivista svedese per il clima è attesa oggi, o domani, all’assemblea che si terrà presso l’ex fabbrica

Questo fine settimana presso l’ex GKN di Campi Bisenzio andranno in scena una serie di incontri organizzati dal collettivo di fabbrica, che nel frattempo ha raggiunto e superato quota un milione e trecentomila euro di azionariato popolare, parte dell’assemblea indetta per discutere della riconversione verde dell’ex fabbrica.

La Thunberg è attesa per l’assemblea di oggi, intitolata “Abbiamo bisogno degli stati generali della giustizia climatica e sociale?” ma il suo arrivo potrebbe anche slittare a domani.

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14:56 - Greta Thunberg è arrivata all'ex GKN e oggi probabilmente prenderà parte alle iniziative organizzate nell'ex fabbrica.

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15:44 - Greta Thunberg è stata accolta da alcuni rappresentanti della rsu della ex Gkn nello stabilimento di Campi Bisenzio dove questo fine settimana sono previsti incontri sulla "reindustrializzazione verde dal basso" , "sulla giustizia climatica e sociale" e ci sarà la prima assemblea dell'azionariato popolare per il progetto della riconversione verde della fabbrica dell'automotive, un piano che ha raggiunto sottoscrizione per 1,3 milioni di euro. Greta Thunberg è questi giorni in Italia per lo sciopero nazionale per il clima.     

"Vogliamo reindustrializzare questa fabbrica per sottrarla a potenziali logiche speculative e di consumo del suolo possibile - dice Dario Salvetti della rsu ex Gkn - Questa è l'idea di un vasto movimento climatico internazionale che con la presenza simbolica, anche di Greta, dichiara che la contrapposizione fra lavoro e ambiente non soltanto non è mai esistita per quanto ci riguarda, ma esiste sempre meno. In una situazione di crisi industriale dell'automotive e della moda vediamo che in realtà i climate jobs, i lavori creati dalla transizione climatica siano la soluzione".     

"Usiamo la democrazia diretta come forma e strumento per riappropriarci della possibilità di reindustrializzare una fabbrica , siamo di fronte a una fabbrica senza piano industriale e, paradosso, al nostro piano industriale che è senza fabbrica", ha detto Salvetti rispetto al progetto di un rilancio industriale con le forze e l'iniziativa degli ex dipendenti della Gkn.

"Questo paradosso forse si spiega soltanto con logiche di natura speculativa immobiliare - ha aggiunto - la politica si divide in tre grandi tronconi: quelli che avversano apertamente l'idea di una reindustrializzazione dal basso della ex Gkn, un'altra parte che ci appoggia ma lo fa con tempistiche che sono inadeguate magari arrivano quando il paziente è morto, siamo da 10 mesi senza stipendio, e poi c'è una piccola parte che ci appoggia".

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