Ikoné tentenna sull’offerta dal Qatar

Che tu faccia il calciatore o il procuratore, il presidente o il direttore sportivo, da un paio d’anni a questa parte sai già che quando suona il cellulare con un numero arabo è meglio rispondere. Per un intermediario potrebbe essere l’occasione della vita con commissioni da sballo, per un calciatore di farsi una discreta pensione, ma anche per i club di poter incassare cifre fuori mercato da reinvestire. Ovviamente ci sono poi tutti quei discorsi legati al ‘Dio denaro’, alle dittature, ai valori etc etc, giusto, per carità, ma questa è un’altra storia.
 
In tutto ciò c’è chi come la Fiorentina è lì che aspetta e chi come Daniele Pradè spera che Jorko Ikoné dica sì al Qatar, all’Al-Duhaill, per liberarsi di un calciatore che ormai si è capito cosa è e cosa può dare, ma che potrebbe portare in dote 15 sonanti milioni di euro che permetterebbero alla società viola di fare plusvalenza e soprattutto di poter avere un po’ di denaro per ricostruire una rosa che ha bisogno di un restyling enorme. E se fin qui quasi tutti i calciatori hanno fatto battaglie, alimentato tensioni e in alcuni casi anche rotto coi propri club per andare in Arabia o Qatar, eccolo lì il bastian contrario, proprio lui, Jorko, che in Qatar o Arabia non vorrebbe andarci perché in attesa di eventuali offerte dal calcio europeo. ‘E ti pareva?’.
 
Fin qui, specifica da fare, Ikoné ha solamente preso tempo. Si ma quanto? Si mormora che Pradè sia in contatto continuo con tutte le compagnie aeree che volano sul Qatar perché non sia mai, se Jorko dovesse dire di sì, che non ci sia posto sull’aereo e poi possa avere il tempo di ripensarci, che nel frattempo, da qualche giorno il povero Ikoné si stia trovando ogni giorno le gomme dell’automobile a terra e che sul suo cellulare continuino a spammare pubblicità ‘Visit Qatar’, maledetti algoritmi! Battute a parte, fin qui…c’è attesa.  
 
All’Al Duhaill, l’ingaggio di Jorko passerebbe da 1,5 a 3 milioni di euro e tra l’altro ritroverebbe Galtier, tecnico che aveva al Lille quando illuminava le serate di Champions League con le sue falcate, libere, spensierate (ci stiamo provando anche noi…). Si perché, se la Fiorentina si è detta ‘fortemente ambiziosa’ , è ai limiti dell’inimmaginabile che possa ripartire con Ikoné. D’altronde, ormai si è capito chi sia e cosa possa dare il francese, così come che Nzola non faccia al caso della Fiorentina. E anche nel caso dell’angolano, se in Qatar o Arabia Saudita avessero bisogno di un goleador implacabile…Qualcosa si era mosso proprio da quel mercato a gennaio scorso, così come su Ikoné è ormai un anno che circolano rumors che lo vorrebbero nel mirino di quello o quell’altro club arabo. Ma fin qui non se n’è mai fatto di nulla. Poi c’è Amrabat, su cui la Fiorentina spera di incassare qualcosa di sostanzioso. Ma anche lì, ‘vattelo a pesca’, visto che il marocchino ha spesso fatto capire di non voler andare in Arabia.
 
Insomma, la Fiorentina è in attesa e spera che arrivino dei ‘sì, andiamo in Arabia’ o ‘sì andiamo in Qatar’. D’altronde, è difficile immaginarsi altri mercati che possano mettere sul piatto 15 milioni per Ikoné, altrettanti o anche poco meno per Nzola e che strapaghino Amrabat ad un anno dalla scadenza del contratto. E ce ne sarebbe un gran bisogno, non tanto per alimentare il virtuosismo dei bilanci o della sostenibilità economica della Fiorentina, ma perché ogni milione per dei calciatori che sono in uscita farebbe comodo, eccome.

Sponsor

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies